Il Tribunale di Arezzo ha dichiarato “insolvente” la “vecchia” Banca Etruria, ha riferito oggi a Reuters una fonte legale.
Il tribunale aretino, presieduto da Clelia Galantino, ha dichiarato lo stato di insolvenza accogliendo il ricorso del commissario liquidatore Giuseppe Santoni.
Si tratta di un passaggio importante per l’inchiesta, perché adesso il procuratore di Arezzo Roberto Rossi potrebbe ipotizzare il reato di bancarotta nell’ambito dell’inchiesta in corso sull’istituto di credito.
Banca Etruria è una delle quattro banche (assieme a Banca Marche, Carife e Carichieti) recentemente salvate dal governo, in un’operazione che ha comportato l’azzeramento di bond, secondo le nuove regole europee sulla procedura di risoluzione.
Appena tre giorni fa c’era stata una vibrata protesta da parte di un gruppo di obbligazionisti e risparmiatori di Banca Etruria che davanti al tribunale civile di Arezzo hanno urlato la loro rabbia con slogan indirizzati al governo.
“Non votate più Pd, era meglio quello di prima, almeno si sapeva com’era”, è uno degli slogan ripetuti al megafono dai risparmiatori-bbligazionisti.
Sull’esterno i manifestanti hanno attaccato i loro cartelli contro il governo Renzi, contro Consob e Bankitalia, chiedendo soprattutto che vengano gli vengano “restituiti i soldi” investiti andati in fumo per la bancarotta di Banca Etruria. Il cerino ora passa al governo che dovrà provvedere al risarcimento dei risparmiatori e al futuro dei dipendenti