Nuovo massacro nei territori occupati in Palestina. Sono almeno 40 i civili uccisi, per lo più bambini e donne, a causa di un bombardamento israeliano nella tendopoli degli sfollati a nord-ovest della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa che riferisce di un gran numero di feriti.
Fonti locali citate dall’agenzia hanno riferito che almeno 40 cittadini sono stati uccisi e altri feriti dopo che le forze di occupazione hanno preso di mira, con almeno otto missili, le tende delle persone che si rifugiavano in un campo per sfollati recentemente allestito vicino ai magazzini dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione. per i rifugiati palestinesi (Unrwa), a nord-ovest di Rafah.
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito che il suo personale ha trasportato un gran numero di corpi e feriti dopo che l’esercito israeliano ha preso di mira le tende degli sfollati a Rafah.
La Mezzaluna rossa ha avvertito che gli ospedali non sono in grado di gestire un numero così elevato di vittime a causa della deliberata distruzione del sistema sanitario a Gaza da parte degli israeliani, rilevando che alcune delle vittime sono state trasportate in centri medici improvvisati.
I soccorritori hanno confermato che le persone che si trovavano all’interno delle tende, soprattutto bambini e donne, sono state bruciate vive e con i corpi smembrati.
L’agenzia fa notare che l’area presa di mira, affollata di migliaia di sfollati, era stata precedentemente dichiarata zona sicura dalle forze di occupazione israeliane.
L’esercito israeliano continua oggi la sua aggressione contro la Striscia di Gaza, iniziata il 7 ottobre dello scorso anno, uccidendo 35.984 persone, la maggior parte delle quali erano bambini e donne, e ferendone altre 80.643. Migliaia di vittime restano disperse sotto le macerie o sparse sulle strade.
La situazione nella Striscia è catastrofica e nonostante gli appelli internazionali e l’ordine del tribunale dell’Aja di cessare immediatamente il fuoco il criminale di guerra Netanyahu (la Cpi ne ha chiesto l’arresto insieme all’altro macellaio di Gallant, ndr) continua imperterrito a massacrare civili palestinesi col pretesto (finora fallito) di annientare Hamas. Il tutto mentre l’Onu non muove un dito per fermare il genocidio israeliano. Solo parole.