Sono almeno 274 – secondo un bilancio provvisorio – le persone uccise e 698 ferite durante l’attacco israeliano a Nuseirat, nel centro di Gaza. Le Brigate Qassam affermano che Israele per liberare 4 ostaggi ha ucciso alcuni prigionieri israeliani durante l’operazione in cui frange dell’esercito Idf ha avuto modo di travestirsi come i palestinesi civili per commettere, supportato da forze aeree e di terra, un massacro su vasta scala. Il braccio armato di Hamas ha precisato su Telegram che tre ostaggi, tra cui un cittadino statunitense, sono stati uccisi nel corso dell’attacco dei soldati israeliani.
La parte palestinese ha parlato di un “massacro” di civili a Nuseirat, con immagini orribili di feriti e morti insanguinati, compresi bambini, che circolano sui social media. Al momento dell’operazione molte persone si stavano recando in un mercato vicino.
Le autorità sanitarie palestinesi hanno affermato che i quasi trecento civili palestinesi, la maggior parte dei quali erano bambini e donne, sono stati uccisi e quasi 700 feriti a causa dell’intenso bombardamento da parte delle forze israeliane da terra, mare e aria sul campo. “Questa aggressione senza precedenti ha preso di mira il governatorato centrale di Gaza, in particolare il campo profughi di Nuseirat, per oltre due ore”, riferiscono i media arabi.
Il corrispondente di Wafa ha riferito che i carri armati dell’esercito israeliano hanno effettuato improvvise incursioni nelle aree a est e nord-ovest del campo profughi di Nuseirat, in concomitanza con i bombardamenti di artiglieria pesante che hanno colpito vaste aree del campo.
I carri armati israeliani “hanno ulteriormente violato il ponte Wadi Gaza sulla Salah al-Din Road, nel centro della Striscia, estendendo l’offensiva militare ai vicini campi profughi di Al-Bureij e Al-Maghazi”.
Allo stesso tempo, “i droni sciamavano fitti nei cieli sopra il campo di Nuseirat, sparando indiscriminatamente a chiunque si muovesse per le strade, provocando centinaia di vittime e feriti”.
Fonti mediche hanno indicato che le ambulanze e gli equipaggi di emergenza hanno dovuto affrontare difficoltà nel rispondere a tutte le richieste di trasporto dei feriti dalle aree bombardate.
Gli attacchi aerei israeliani hanno preso di mira anche le vicinanze dell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, insieme ad altre località nei campi profughi di Al-Maghazi e Al-Bureij, nonché la città di Zawayda, tutte situate nel centro di Gaza.
La situazione all’ospedale di Al-Aqsa a Deir al-Balah, l’unica struttura medica nella regione, ha raggiunto un punto critico. L’ospedale è alle prese con una grave carenza di farmaci, forniture mediche e carburante, aggravata dallo spegnimento del generatore principale a causa dei bombardamenti prolungati e indiscriminati.