27 Marzo 2023

Ucraina, Ambasciatore russo in Italia: “Rifiutare il nostro gas è un suicidio per gli italiani”

L'anno scorso, Roma si è posta l'obiettivo di liberarsi completamente dalla dipendenza energetica dalla Russia entro la metà del 2024, sostituendo tutte le forniture di gas russo, che rappresentavano il 40% della domanda totale, con il gas liquefatto dagli Usa che costa agli italiani cinque volte di più. E non ci sono rigassificatori

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Che il governo italiano rifiuti il gas russo comporta un suicidio economico per l’Italia. Non esprime questo termine, ma l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, lo fa intendere a chiare lettere quando parla del percorso delle autorità italiane di rifiutare i vettori energetici russi. E’ un “un vano e inutile sacrificio”.

“Per quanto riguarda l’arresto delle importazioni di vettori energetici dalla Russia, francamente, non capisco il significato delle notizie trionfanti su questo argomento che si possono sentire di tanto in tanto”, ha detto il diplomatico in un’intervista all’agenzia di stampa Ansa pubblicata Mercoledì citato dalla Tass.

Razov ha ammesso che “nel prossimo futuro l’Italia potrà probabilmente abbandonare completamente l’approvvigionamento di risorse energetiche dalla Russia”.

“Mi chiedo, spiega, perché e a quale costo? Il gas naturale liquefatto, anche proveniente dagli Stati Uniti, costa 4-5 volte di più del gas del gasdotto russo. Sono necessari costi considerevoli per la costruzione di impianti di rigassificazione e i problemi ambientali si complicano”, ha detto ancora Razov. Il diplomatico ha inoltre rilevato il moltiplicarsi delle “tariffe del gas per le imprese industriali e le famiglie, che incidono negativamente sulla competitività dei prodotti italiani”.

“C’è un’espressione in Russia: ‘Mi congelerò le orecchie solo per far dispetto a mia madre’. Il sacrificio è vano e inutile, soprattutto perché la gente in Russia non ha mai avuto rancore nei confronti degli italiani”, ha detto il diplomatico. Un passaggio sottolineato anche da Putin ieri nel corso del suo lungo discorso all’Assemblea federale a Mosca.

L’anno scorso, Roma si è posta l’obiettivo di liberarsi completamente dalla dipendenza energetica dalla Russia entro la metà del 2024, sostituendo tutte le forniture di gas russo, che rappresentavano il 40% della domanda totale di gas. Il nuovo governo insediatosi a fine ottobre 2022 ha confermato questo obiettivo. L’Italia continua ancora a ricevere gas russo, ma in volumi molto minori. Nel frattempo, secondo gli esperti, cresce il volume degli acquisti di Gnl.


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