In economia “il nostro piano B” afferma il leader del Movimento Cinquestelle Beppe Grillo in una intervista al Corriere della Sera è “nazionalizzare le banche e creare una moneta parallela che almeno per i primi tempi chiameremo lira forte”. Un piano noto da tempo su cui il M5S punta le prossime energie per far comprendere ai cittadini quanto sia “importante” uscire dall’euro.
Non è proprio l’idea di Giacinto Auriti – (l’economista che insegnava che la “proprietà della moneta deve essere dei popoli e non delle banche”), le cui teorie, anni or sono, Beppe Grillo, portava in giro per l’Italia nei suoi “show” – ma è già “punto di partenza” per arrivare alla “sovranità monetaria”.
Perché questa, sottolinea nell’intervista, “non è l’Europa che immaginavano i padri fondatori, ma un’Europa di moneta, spread e banche. Abbiamo anche indetto un referendum sull’euro che dovrebbe essere fatto entro la fine dell’anno. Noi dobbiamo essere autonomi come nazione e anche nell’Unione”, dice Grillo.
Il Movimento “sta andando bene, il nostro problema è il tempo: dobbiamo andare il prima possibile alle elezioni”. “La gente sta vedendo che non c’e’ altra possibilità oltre a noi”, ha proseguito Grillo, “sta capendo che la nostra rivoluzione è l’onestà intellettuale. Fare opposizione tutta la vita non è nel nostro dna”, dice facendo intuire che il Movimento è pronto per diventare forza di governo. “Dobbiamo affrettare i tempi”.
Poi parla del Jobs act e afferma che la riforma del lavoro “ha reso i rapporti sociali disgregati. In Italia si gioca sulla flessibilità delle persone, un esercito di sotto-occupati 24 ore al giorno”. Secondo il capo politico dei Cinque Stelle la causa di questo cambiamento “che provoca logoramenti anche a livello affettivo” va ricercata anche in un modello sociale “che va verso l’abolizione del risparmio”. “Il Movimento ha un’altra visione del mondo”.
Il leader M5S non ha escluso un ritorno in Rai: “Io potrei fare benissimo una trasmissione: perché no? E’ chiaro che in veste di leader politico ciò non sarebbe permesso”. E sulla riforma del Senato: “Siamo sempre stati contrari, siamo per il Senato elettivo”.
E a proposito di Rai parla del Cda eletto l’altro giorno e del “loro candidato” Carlo Freccero. E’ “una persona competente, un creativo finalmente e non un amministrativo. Hanno fatto la scelta migliore possibile. L’ho sentito anche per fargli i complimenti. Peccato che come presidente abbiamo scelto una persona che ha quasi affossato Rainews: credo che come manager non sia all’altezza”, dice Grillo riferendosi alla neo presidente Monica Maggioni. Degli altri consiglieri eletti, Grillo pensa siano “quasi tutti habitué del Pd”.