Dopo il terremoto che martedi ha scosso il mondo del calcio, interviene il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per far presente che il calcio deve essere “pulito” e praticato con “correttezza”.
Il capo dello Stato coglie l’occasione della partita di coppa Italia tra Lazio e Juventus per affermare il principio della legalità in uno sport molto diffuso nel paese che dovrebbe essere di esempio per le giovani generazioni.
“Venendo qui allo stadio – afferma Mattarella prima di assistere allo stadio Olimpico alla finale della Coppa Italia 2015 tra Lazio e Juve – per quella che sono certo sarà una serata di sport autentico pensavo – e penso – ai tanti italiani che seguono il calcio e chiedono che sia vissuto come uno sport e che sia praticato con correttezza assoluta, in campo e sugli spalti”.
“Riguardo tutti questi comportamenti fraudolenti, imbrogli e inganni occorre procedere rapidamente con severità”, afferma il presidente con rifermento all’inchiesta giudiziaria della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse che ieri ha sgominato una presunta rete di combinatori di partite in Lega pro e serie D. Un’operazione dove spunta l’ombra della ‘Ndrangheta che ha portato alla sbarra 50 tra dirigenti, calciatori e faccendieri e una settantina di indagati.
“Il divario – ha detto il Capo dello Stato – tra questi fenomeni che vengono denunciati e che periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare davvero. Per questo serve severità e rapidità. Occorre fare di tutto perché il calcio sia vissuto costantemente in maniera autentica”, ha concluso Mattarella.