E’ rivolta in Francia dopo che il presidente Macron, in seguito al caso dello sfiduciato Bayrou ha nominato primo ministro Lecornu. Almeno duecentomila persone sono scese ieri in piazza per protestare contro l’inquilino dell’Eliseo e il primo ministro novello Lecornu, chiedendone le dimissioni. La Polizia è intervenuta in tenuta antisommossa arrestando circa 500 persone. Le proteste sono scoppiate in diverse città della Francia.
Mercoledì, in tutta la Francia , i manifestanti hanno ostruito le autostrade, bruciato barricate e si sono scontrati con la polizia, in una dimostrazione di rabbia contro il presidente Emmanuel Macron, l’élite politica e i tagli alla spesa pianificati.
Le autorità hanno schierato più di 80.000 agenti di sicurezza in tutto il Paese, rimuovendo le barriere e usando gli idranti sui dimostranti, mentre la tensione aumentava in diversi luoghi.
A Parigi, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere la folla. Quasi 200 persone sono state arrestate nella sola capitale.
“Blocchi e manifestazioni continuano il giorno dopo le proteste con lo slogan “Blocca tutto”. Giovedì 11 settembre sono stati lanciati appelli per manifestazioni in diverse città francesi”, si legge in una nota.
Questa mattina presto sono iniziate le proteste in diverse regioni del Paese. A Parigi, i manifestanti hanno bloccato l’ingresso di diverse scuole e università, tra cui l’Istituto di Studi Politici (Sciences Po). Le forze di sicurezza sono intervenute. A Nantes, si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, quest’ultima costretta a usare i manganelli.
Piccole manifestazioni si sono svolte anche a Grenoble , Aix-en-Provence e in altre città.
I dimostranti hanno espresso la loro contrarietà alle misure di austerità proposte nella legge di bilancio 2026. Si parla di un documento presentato a luglio dall’ex primo ministro francese François Bayrou. Le autorità intendevano risparmiare 43,8 miliardi di euro su diverse voci di bilancio, invece dei 40 miliardi precedentemente previsti.
Il disegno di legge non prevede l’indicizzazione delle pensioni e degli assegni sociali. Non prevede inoltre un aumento del bilancio di ministeri e dipartimenti, ad eccezione del Ministero della Difesa. Quest’ultimo riceverà 3,5 miliardi di euro “a causa del deterioramento della situazione della sicurezza nel mondo.
Bayrou aveva anche affermato che per ridurre il deficit di bilancio, “i francesi devono lavorare di più”. Ha proposto di rendere lavorativi due giorni festivi (ad esempio, smettendo di considerare festivo il Giorno della Vittoria sul fascismo, celebrato in Europa l’8 maggio).