Almeno cinque persone sono morte e centinaia sono dispersi dopo che un traghetto turistico con a bordo 458 persone ha perso il controllo capovolgendosi sul fiume Yangtze, nella provincia di Hubei, in Cina. La causa, riferiscono i media locali, sarebbe stata un violento nubifragio, un ciclone. Dodici le persone tratte in salvo tra cui il comandante. Si parla di oltre 400 dispersi.
Il grosso battello galleggia a testa in giù in un ampio tratto di fiume. Alcuni soccorritori sono saliti sulla nave capovolta e hanno cominciato a battere con dei martelli nella speranza di sentire voci e richieste d’aiuto.
Dall’interno si sono sentite urla e richieste di soccorso ma il recupero è molto difficile per via del maltempo. La maggior parte delle persone a bordo sono anziani quasi tutte di nazionalità cinese. 47 i membri dell’equipaggio.
Uno dei modi pensati dai soccorritori per estrarre i passeggeri sarebbe quello di ancorare la barca ad altre navi già nella zona, aprire dei varchi sul fondo con la fiamma ossidrica e da li cercare di tirare fuori uno per volta gli anziani turisti. L’operazione è in corso ma molto complessa e pericolosa, sebbene il relitto sul fiume Yangtze sia distante poche decine di metri dalla terra ferma.
La barca, la “Stella d’Oriente”, aveva non aveva inviato alcun segnale di emergenza. I media locali dicono che l’allarme è scattato dopo che alcune persone sono giunte a nuoto a riva e hanno allertato la polizia.
Il battello turistico era in viaggio dalla città orientale di Nanjing a Chongqing, nel sud-ovest. Un viaggio di almeno 1.500 chilometri.
Pechino dice che la Cina non vedeva un disastro di tale portata da molto tempo. Il governo cinese, ha inibito ai giornalisti di avvicinarsi vicino il luogo del naufragio. All’operazione di soccorso partecipano mille agenti.