Il governo giapponese ha appurato che la Korea del Nord ha effettuato il suo sesto test nucleare. E’ stato effettuato ed è riuscito un test della bomba ad idrogeno, conferma ore dopo Pyongyang.
La bomba all’idrogeno testata “con successo” dalla Corea del Nord è destinata “ad armare un super missile intercontinentale”, annuncia il governo nord coreano nella dichiarazione “speciale” anticipata dalla tv di Stato Kctv.
L’esplosione ha provocato un forte sisma di magnitudo 6.3, seguito da un altro di magnitudo 4.6 e confermato anche dal China Earthquake Network Center secondo cui l’ipocentro è stato misurato a “zero chilometri”, a conferma della natura artificiale dell’onda sismica.
Il sisma artificiale causato oggi dalla detonazione nucleare effettuata dalla Corea del Nord è il più potente dei sei test fatti finora: è pari a 5-6 volte l’onda generata dal quinto esperimento e 11 volte quella del quarto, entrambi tenuti nel 2016. Lo riferisce la Korea Meteorological Administration, l’agenzia sudcoreana che oltre al meteo ha in carico le rilevazioni sismiche.
Il test nucleare della Corea del Nord ha avuto una potenza fino a 100 chilotoni, circa 5 volte più forte della bomba sganciata dagli Usa sulla città nipponica di Nagasaki nell’agosto del 1945: lo ha reso noto Kim Young-woo capo della commissione Difesa del parlamento di Seul, citando le stime dei militari sudcoreani. L’ordigno esploso oggi è il più potente finora provato da Pyongyang, pari a 10 volte il quinto test del 9 settembre 2016, pari a 10 chiloni. Un chilotone è pari a 1.000 tonnellate di tritolo.
I militari della Corea del Sud hanno confermato la natura artificiale del terremoto di magnitudo 6.3 registrato nel nordest della Corea del Nord alle 12 ora locale (le 5:30 in Italia), in base alla misurazione dell’agenzia sismologica statunitense Usgs: l’epicentro è stato individuato vicino al sito di test nucleari Punggye-ri. L’onda sismica anomala è oggetto di verifica, ha reso noto il Comando di Stato maggiore congiunto, per accertare la possibile sesta detonazione atomica da parte di Pyongyang.
La Corea del Sud ha rilevato anche una seconda scossa sismica intorno al sito nucleare nordcoreano di Punggye-ri, misurata in magnitudo 4.6: lo riferisce l’agenzia Yonhap, secondo cui sono in corso ulteriori accertamenti sulla sua natura.
Gli sforzi in corso per massimizzare la pressione sulla Corea del Nord sono stati al centro del colloquio telefonico fra Trump e Abe. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che i due leader hanno ribadito l’importanza di una stretta collaborazione fra Usa, Corea del Sud e Giappone di fronte alla “crescente minaccia della Corea del Nord”. Il presidente americano ha messo in evidenza che il coordinamento fra i tre paesi sarà oggetto di incontri a margine dell’Assemblea dell’Onu.
La Cina, attraverso il ministero degli Esteri, ha “condannato con forza” il sesto test nucleare condotto dalla Corea del Nord: lo riporta la Cgtn, il canale in lingua inglese della tv di Stato. Vladimir Putin, presidente delle federazione russa aveva avvertito che la situazione in Nord Corea si “è aggravata” ed è sull’orlo di “un conflitto di vasta scala”.
“Le provocazioni, la pressione e la retorica militarista e insultante sono un vicolo cieco”, ha aggiunto Putin ricordando che “la Russia e la Cina hanno creato una tabella di marcia per un accordo sulla penisola coreana che è stato progettato per promuovere la progressiva riduzione delle tensioni e la creazione di un meccanismo per una pace e una sicurezza duratura”.