In ogni angolo del mondo si stanno allargando a macchia d’olio le proteste dei cittadini contro il lockdown imposto dai governi per contenere l’emergenza epidemiologica Covid, trasformatasi in una vera e propria pandemia economica a causa della chiusura di piccole e medie aziende, con imprenditori e famiglie in ginocchio.
Dalla Svizzera alla Spagna, dalla Francia alla Germania, agli Stati Uniti, al Regno unito, alla Turchia, al Libano, per citarne solo alcuni, i cittadini rivendicano pacificamente i diritti costituzionali garantiti, come le libertà individuali violati, ma anche il diritto alla libertà di cura. In diverse città tedesche migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro le misure di confinamento ancora in vigore. Tensioni a Berlino, mentre tremila persone sono in piazza a Monaco di Baviera.
In tanti contestano i governi per il lock down e i colossi farmaceutici per la paventata introduzione del vaccino anticovid considerato “inefficace” da diversi scienziati perché “i virus mutano”. Un modo, affermano in sintesi i dimostranti, “per fare arricchire le case farmaceutiche a scapito della salute delle persone”. Su uno dei tanti cartelli si legge: “Basta lockdown”. “Il corpo è nostro e decidiamo noi”. La polizia in molti casi, come mostrano le immagini della Reuters, reprime la libertà di manifestare il proprio dissenso.