La terapia al plasma contro il Covid messa a punto dal professor Giuseppe De Donno, primario di Pneumologia dell’ospedale Marco Poma di Mantova, e dagli specialisti del San Matteo di Pavia, potrebbe infastidire le case farmaceutiche che sperano nel business del vaccino. Un farmaco tra l’altro definito inutile e anche pericoloso da diversi esperti della materia.
Il plasma iperimmune infatti ha costi quasi zero mentre un eventuale farmaco da iniettare alle persone col pretesto del virus, diverse centinaia di euro l’uno.
La notizia della cura con il siero (carico di anticorpi) prelevato dai pazienti guariti dal covid, dopo essere stata totalmente ignorata dai grandi media, grazie ai social sta iniziando a far rumore e ad avere il suo giusto spazio. Da un mese a Mantova, città della Lombardia, non si registrano a decessi grazie a questo trattamento.
La cura funziona, non costa nulla ed è senza effetti collaterali, ha più volte ribadito il prof. De Donno che ha strappato a morte sicura decine di pazienti. Il problema è che da Roma, cioè dal governo e dalle sue numerose task-force, fanno orecchie da mercanti perché probabilmente più propensi ad ascoltare qualche colosso dei farmaci che ai veri interessi sanitari dei cittadini.
Del successo della siero terapia, si accorge ora anche la politica. Il leader della Lega Matteo Salvini in un video sui social si chiede: “Perché il governo e l’Istituto superiore di sanità se ne disinteressano della cura del plasma?”.
“Molti cittadini a questo punto potrebbero avere il dubbio che siccome il plasma è gratis, che siccome non c’è dietro un business di qualche industria farmaceutica con appalti milionari, è meglio occuparsi di altro…”, dice Salvini riferendosi al governo che sta in “silenzio” di fronte “a una cura a costo zero”.