
E’ stata svelata l’identità di “Beatrice Di Maio”, l’utente pro M5S che attaccava volgarmente il governo Renzi con un falso account Twitter. Si tratta di Tommasa Giovannoni Ottaviani, moglie di Renato Brunetta, il capogruppo di Forza Italia alla Camera. Ad ammetterlo è stata lei stessa in una intervista al quotidiano Libero.
“Sì, dice la signora, ma lui (il marito) non c’entra in questa storia. Non ha mai saputo nulla di quello che facevo”. 14mila followers, la fantomatica Beatrice Di Maio, al secolo Giovannoni Ottaviani, lanciava strali a catena un po’ contro tutti i renziani. Al sottosegretario Lotti lo etichettò come un “mafioso”. Parole pesanti che hanno spinto l’esponente politico a presentare un esposto alla procura a Firenze. L’account è stato chiuso qualche giorno fa.
“Se Lotti si è sentito offeso – spiega la signora Ottaviani – mi dispiace e mene scuso, ma grazie per la solidarietà che mi avete dato senza sapere chi fossi”, ha detto rivolgendosi anche ai suoi ignari seguaci.
La consorte di Brunetta racconta i vari “escamotage” usati su Twitter per non far capire né l’identità né l’età di Beatrice Di Maio, che molti credevano una giovanissima militante pentastellata. E racconta il momento in cui lo ha confessato al marito.
“Qualche sera fa, eravamo davanti alla tv e stavamo vedendo Mentana che nel suo Tg stava facendo vedere un tweet di Beatrice Di Maio. Raccontava che il M5S non ne sapeva nulla e faceva un appello a Bea a venire fuori”, racconta Ottaviani che, sulla teoria della cyber propaganda sottolinea: “ha scoperto chi sono e quindi quella macchina del fango non esiste”.
Titti Giovannoni, meglio conosciuta come Titti Brunetta, la donna aveva creato un personaggio immaginario sul social più usato dai politici. E dall’account della finta Beatrice Di Maio partivano ogni giorno attacchi all’intera squadra di governo e, in qualche caso, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Cinguettii” finiti, nei giorni scorsi, al centro delle accuse del Pd sul cyber-fango pro-M5S, con tanto di querela per diffamazione presentata appunto dal sottosegretario Luca Lotti, bollato come uno della cupola. In tanti, in quei giorni, credevano che Beatrice Di Maio non esistesse. Invece è una donna in carne ed ossa, madre di due figli, arredatrice di interni e sposata con Renato Brunetta dal 10 luglio del 2011, dopo un lungo fidanzamento.