E’ morta all’età di 89 anni, Tina Anselmi, prima donna ministro della Repubblica italiana. Anselmi, è deceduta la scorsa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto. I funerali saranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo di Castelfranco.
Più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, nel 1976, Anselmi, fu nominata per la prima volta da Giulio Andreotti, ministro del Lavoro e della previdenza sociale,
Dopo la parentesi al Lavoro, divenne ministro della Sanità sempre in uno dei governi presieduti da Andreotti. La dirigente Dc legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981, nel corso dell’ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985.
“Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana”, afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà”, ricorda il premier. “Ai familiari il cordoglio mio personale e di tutto il governo”.