A Montecitorio è stata aperta la camera ardente per rendere l’ultimo omaggio a Marco Pannella, dove il leader radicale è stato deputato per cinque legislature. Stasera è prevista una veglia alla sede del Partito Radicale a Largo di Torre Argentina. Domani una celebrazione laica a Piazza Navona, sede di molte battaglie radicali, mentre il funerale si svolgerà domenica a Teramo, città natale dell’esponente politico.
Marco Pannella, protagonista di tante battaglie per i diritti civili nella storia italiana, è morto venerdì 19 maggio in clinica. Aveva da poco compiuto 86 anni.
Pannella è deceduto dopo una lunga malattia. Da anni lottava contro due tumori. Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali erano peggiorate. L’annuncio della sua morte è stato dato in diretta da Radio Radicale che aveva dato notizia del ricovero.
Emma Bonino, intervenendo a Radio Radicale, lo ricorda così: “Mancherà a tutti penso persino ai suoi avversari Marco Pannella molto amato ma poco riconosciuto nei suoi meriti in questo paese che tanto gli deve. Credo che ora molti dovrebbero riflettere, ora che non è più in vita, sui suoi meriti e la sua presenza nella storia di questo Paese”.
“Un grande leader politico, il leader radicale che ha segnato la storia di questo paese con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto. Rendo omaggio a nome mio e del governo alla storia di questo combattente e leone della libertà”. Così il premier Matteo Renzi commenta la morte di Marco Pannella.
Messaggi di cordoglio da tutto il mondo politico per un protagonista della politica italiana degli ultimi 50 anni. Celebri erano diventati i suoi scioperi della fame o della sete per protestare o manifestare posizioni politiche. Un modo ghandiano per farsi ascoltare in silenzio. Sue le vittorie referendarie sull’aborto e sul divorzio, ma da combattente puro si era battuto per la liberalizzazione delle droghe leggere e per le condizioni carcerarie dei detenuti.