Altro dietrofront di M5s e Pd sul candidato presidente della Regione Umbria nelle elezioni che si terranno il prossimo 27 ottobre. Il prescelto ora è Vincenzo Bianconi, imprenditore di Norcia e presidente di Federalberghi. Dopo un primo annuncio di Di Maio sul sindaco di Assisi, Proietti, era stato lanciato il nome di Francesca Di Maolo, presidente del Serafico, che pare abbia rinunciato, sebbene nella sua visita del capo Cinquestelle ad Assisi i bene informati riferiscono che la donna aveva accettato. Bisognerà capire se Bianconi sia il nome definitivo. Dopo l’ennesima giravolta tra cinquestelle e dem non è così scontato.
“E’ ora di ricostruire il futuro dell’Umbria perché è una regione straordinaria e civile che ha bisogno di fortissimi cambiamenti”. Con queste parole il presidente di Federalberghi Umbria Vincenzo Bianconi accoglie l’invito a candidarsi a presidente dell’Umbria. “Invito che – spiega – tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto”. “Ogni giorno con la schiena dritta, con determinazione e passione – sostiene Binaconi -, cerco di migliorare le cose che mi circondano. Non mi sono mai tirato indietro dinnanzi alle sfide che la vita mi ha posto”.
In Umbria si va alle elezioni dopo che la giunta Pd guidata da Catiuscia Marini si è dimessa in seguito allo scandalo sulla sanità umbra, la cui inchiesta fatta scattare dalle denunce dei Cinquestelle, è culminata con l’arresto di esponenti dem, tra cui il segretario regionale Gianpiero Bocci. Dopo l’alleanza giallorossa a Roma, Pd e M5s hanno lanciato un “patto civico” stretto per competere insieme nella regione contro il centrodestra e la Lega di Matteo Salvini. Una scelta mal digerita da molti militanti grillini e non solo che bollano l’intesa come “incoerente” e “per conquistare qualche poltrona”. Alcuni sui social lo definiscono “Patto Cinico”.