6 Maggio 2024

Covid, al Cardarelli 21 sanitari contagiati (dopo il vaccino). “Ospedale allo stremo”

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“16 infermieri contagiati nelle ultime 72 ore al Cardarelli di Napoli: di cui 11 facenti parte del servizio trasporto, l’autoparco, e 5 del reparto di Medicina d’Urgenza”. Lo afferma in una nota Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Sindacato degli infermieri (Nursing Up), commentando gli ultimi fatti di cronaca che portano di nuovo alla ribalta la sanità campana.

“Dopo una falsa calma apparente – spiega De Palma -, mascherata dal buon esito iniziale della campagna di vaccinazione che aveva portato la Campania ai primi posti per somministrazioni effettuate, riesplode la triste attualità a cui tutti siamo abituati, in una Regione e in particolare in una Provincia, quella di Napoli, bersagliata dalle conseguenze di una politica sanitaria scellerata. I tagli al personale e la totale mancanza di assunzioni e di rinnovamento di strutture vetuste assolutamente non preparate ad affrontare l’emergenza pandemia, nonchè la cronica mancanza di personale, unita alla fallace organizzazione (professionisti che coprono, nell’ambito del medesimo turno giornaliero, funzioni sia in aree covid che no-covid, diventando involontariamente ma pericolosamente untori), nonché l’amara realtà di un ssn dove si raggiungono punte dell’ 80 per cento degli infermieri che lavorano nelle aree a rischio, ogni giorno da precari, e che rappresentano il desolante racconto di una barca che fa acqua da tutte le parti”.

“Ci scrivono e ci chiamano ogni giorno infermieri allo stremo, – sottolinea De Palma – i nostri referenti ci raccontano di un pronto soccorso mai in tali condizioni di criticità. E allora siamo qui, doverosamente, nel pieno della riesplosione dei contagi del personale sanitario, e ci aspettiamo anche l’intervento della FNOPI, dell’Ordine territoriale competente. Chiediamo loro di unirsi al nostro ennesimo appello, per sollecitare il Ministro Speranza a uscire dalle sue stanze, ad abbandonare per un attimo le vicende della crisi politica, concentrandosi sull’emergenza di una Campania che è di nuovo sul punto di scoppiare. Da giorni sempre più pazienti ricoverati vengono lasciati sulle barelle del pronto soccorso. I nostri infermieri, signor Ministro, non ce la fanno davvero più. Nelle ultime 24 ore in Italia, dati ufficiali Iss, si sono ammalati altri 407 operatori sanitari. Se seguiamo i dati Inail, ci accorgeremo che quindi oltre l’80% di questi sono infermieri. Oltre 300 nuovi contagi tra il 25 e il 26 gennaio. Un incubo senza fine”.

Secondo quanto scrive il Mattino di Napoli i sanitari contagiati, tra medici e infermieri, sono 21. “I dati ufficiali, – si legge sul quotidiano – riguardano 21 sanitari attualmente affetti dal Covid ma quello che preoccupa gli operatori non riguarda solo il numero complessivo dei positivi, piuttosto le circostanze e le relazioni tra i contagiati che non rappresentano casi isolati. In pratica, si temono focolai epidemici anche se, Giuseppe Longo, direttore generale del Cardarelli invoca prudenza e circoscrive questi dati a possibili “cluster” che indicano correlazioni (con il vaccino? ndr) tra i contagi, ma di proporzioni minime rispetto a possibili focolai”. Qualche giorno fa – scrive il quotidiano in un altro articolo – ai primi casi affiorati di contagi il direttore di Farmacia dell’ospedale ha assicurato che “non c’è correlazione tra contagi e vaccini”.

Tuttavia, appare curioso che i contagi da Covid stiano esplodendo in contemporanea e in tutta Italia proprio a qualche settimana dalla prima dose. Casi su cui qualcuno dovrebbe indagare a fondo per tutelare la salute pubblica e la vita delle persone. In questi giorni si registrano molti casi di decessi post vaccini in diverse Rsa, il più eclatante dei quali è la strage nella Rsa di Como dove sono deceduti in poche ore 21 anziani che erano stati vaccinati. Nella stessa struttura, sono risultati positivi al covid oltre 120 persone tra anziani e operatori sanitari, anche loro vaccinati. Sarà una coincidenza?

Contattato il referente per la stampa del Nursing up, abbiamo chiesto se gli infermieri rimasti contagiati al Covid al Cardarelli erano stati vaccinati e ci ha risposto senza sbilanciarsi: “con ogni probabilità sì”, vista anche la massiccia adesione alla campagna vaccinale del nosocomio napoletano. “Non siamo sicuri – ha affermato il referente – se questi contagi siano riconducibili al vaccino. Si stanno facendo accertamenti, fermo restando che la completa immunizzazione dovrebbe avvenire dopo una settimana dalla seconda dose”. Al Caldarelli la campagna di vaccinazione è iniziata il 27 dicembre, giorno del “V-Day”, ed è poi proseguita per le prime settimane di gennaio. Se non si avranno ritardi nelle consegne dei farmaci si proseguirà come da protocollo a somministrare il richiamo.


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