Omicidio a Milano, dove una ragazza di 19 anni, Jessica Valentina Faoro, è stata uccisa a coltellate in una casa di via Brioschi abitata da un tramviere di 39 anni, Alessandro Garlaschi, principale sospettato e ora in stato di fermo.
Secondo una prima ricostruzione della polizia, la ragazza è stata aggredita da un uomo che la stava ospitando nel suo appartamento. L’uomo avrebbe atteso l’uscita della moglie da casa per approcciare la giovane, ma il tentativo sarebbe stato rifiutato dalla vittima che è stata aggredita e uccisa.
L’uomo, interrogato dal pm Cristiana Roveda e dagli uomini della Squadra mobile, avrebbe fatto parziali ammissioni. Il sospettato e la moglie vengono descritti dai condomini come “persone schive e un po’ scostanti”. “Abitavano in un altro palazzo, si sono trasferiti qui da qualche tempo, in un appartamento più grande, perché con i vecchi vicini c’erano stati alcuni screzi e, forse, qualche dispetto”, racconta un condomino, citato dall’Ansa, che li conosce.
“Ho fatto un guaio grosso”, avrebbe detto questa mattina l’uomo passando in portineria, secondo quanto riferito da alcuni condomini dello stabile. “Sei un mostro”, “maledetto”, “spero marcirai in galera”, “pezzo di m…”, sono alcuni degli insulti rivolti all’uomo da alcuni vicini e passanti mentre veniva portato via dalla polizia che lo ha interrogato a lungo in via Brioschi, nell’appartamento dell’aggressione. Le prove nei confronti dell’uomo, secondo quanto raccontato dagli investigatori, sarebbero numerose e schiaccianti.