L’obiettivo è un milione di votanti alle Primarie Pd 2017, da cui in serata si conoscerà il vincitore tra l’ex premier Matteo Renzi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il governatore della Puglia Michele Emiliano. Il vincitore sarà anche candidato premier alle prossime elezioni politiche.
Si vota in 10 mila gazebo e seggi in tutta Italia, dalle 8 alle 20, resta l’incognita affluenza: il partito spera in almeno un milione di partecipanti. Nel 2013 furono quasi tre milioni, all’incirca la stessa cifra delle primarie 2008. “Le primarie restituiscono potere ai cittadini” è l’appello di Renzi, che rivendica la capacità del Pd di “discutere, partecipare, votare”.
“Non si decide solo chi guiderà il Pd, si decide anche tra centrosinistra o un’alleanza con Berlusconi’, dice Orlando. Per Emiliano “non è detto che Renzi vinca”. E promette che, se anche l’ex premier dovesse vincere, gli renderà dura la strada.
Quindi, qualunque sarà l’esito nel partito resteranno le divisioni, tra una parte, quella renziana, più aperta al dialogo con le altre forze politiche moderate, e quella che vorrebbe che il Pd ancorasse i suoi valori alla tradizione della Sinistra.