In diversi bombardamenti israeliani nel sud del Libano centinaia di persone civili sono state uccise e altrettante sono rimaste ferite. Lo confermano le autorità locali e la stessa Idf che afferma come “nella notte sono state colpite decine di obiettivi di Hezbollah”. Le vittime accertate sarebbero quasi 500.
Durante la notte l’aviazione israeliana ha colpito “decine di obiettivi di Hezbollah in numerose regioni del sud del Libano”, mentre l’artiglieria ha colpito altri obiettivi ancora nelle zone di Ayta al-Shab e Ramyeh,: scrivono le stesse forze armate di Israele in una nota aggiungendo che l’esercito israeliano aveva affermato di aver colpito circa 1.600 obiettivi.
Beirut: “Ieri giorno più sanguinoso dalla guerra civile 1975-90”
La giornata di ieri, con almeno 492 morti di cui almeno 35 bambini e 58 donne e oltre 1.600 feriti sotto i raid continui di Israele contro Hezbollah è stata la singola giornata più sanguinosa per il Libano dalla fine della lunga guerra civile del 1975-1990. Lo si legge sui media libanesi e internazionali.
L’azione di guerra di Israele ha suscitato lo sdegno internazionale con la Cina, che si schiera con il paese libanese e condanna fermamente “gli attacchi indiscriminati contro i civili in Libano”
Pechino ha espresso sostegno al Libano e ha condannato quelli che ha definito “attacchi indiscriminati contro i civili”. Incontrando a New York la controparte Abdallah Bou Habib per uno scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che la Cina “presta molta attenzione agli sviluppi nella regione, in particolare alla recente esplosione di apparecchiature di comunicazione in Libano, e si oppone con fermezza agli attacchi indiscriminati contro i civili”, ha riferito un resoconto della diplomazia di Pechino. La Cina sostiene il Libano “nella tutela di sovranità e sicurezza”.