La Duma, il Parlamento russo, ha approvato in terza e ultima lettura il ddl che vieta la diffusione di fake news su internet. La norma prevede il divieto di pubblicazione sui “media online” e nelle reti “d’informazione e telecomunicazione” di “notizie non verificate presentate come fatti” e dà il potere alle autorità – tramite l’autorità per le telecomunicazioni – di bloccare le testate che non “rimuovono immediatamente” i contenuti giudicati come fake news. Lo riporta Interfax.
La legge ora passa al Senato – di norma una formalità – e poi finirà sul tavolo di Vladimir Putin per la firma finale. Il testo definisce le fake news come “qualsiasi informazione non verificata presentata come fatti che minacci la vita di qualcuno e/o la sua salute o proprietà, minacci l’ordine pubblico, possa interferire o compromettere infrastrutture vitali, trasporti o servizi sociali, organizzazioni di credito o servizi energetici, industriali, o di comunicazione”.
La nuova legislazione si applica ai siti registrati come “pubblicazioni online” e, su impulso della procura generale, l’autorità garante (il Roskomnadzor) avrà il potere di ordinare “l’immediata” rimozione dei contenuti fake – entro 24 ore dalla notifica – pena il blocco del sito. La norma non si applica a “giornali, reti televisive, stazioni radio o aggregatori di notizie online”, contrariamente a quanto previsto nella prima stesura del ddl. Per gli “individui” che diffondono fake news sono previste multe da 100 mila a 400 mila rubli – ovvero circa 1300/5500 euro.