Sarebbe partita allโinizio di aprile sulla base di ricostruzioni giornalistiche e dellโesposto dellโex inviato di โStriscia la notiziaโ, Stefano Salvi, lโinchiesta della Procura di Bergamo approdata a Palazzo Chigi per sentire il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla mancata istituzione della โzona rossaโ a Nembro e Alzano.
Epidemia colposa a carico di ignoti: questa la โtracciaโ iniziale, per ora rimasta invariata, seguita dalla squadra di tre magistrati (un quarto si รจ sfilato ufficialmente perchรฉ deve smaltire le ferie, una fonte parla di โdivergenze”) guidati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota che, subito dopo lโavvio del fascicolo, aveva definito lโiniziativa allโAgi come โun atto dovutoโ.
Erano i giorni in cui giร la pagina Facebook del comitato โNoi denunceremoโ esplodeva di rabbia e dolore coi racconti dei parenti delle persone morte per coronavirus poi confluiti nelle 50 denunce presentate nella stessa Procura nei giorni scorsi. Il filo conduttore, come si legge in uno degli esposti, รจ quello della โinerzia assoluta che ha provocato un incendio di proporzioni devastanti in Valle Serianaโ da parte di governo e Regione Lombardia rispetto alla decisione di chiudere Nembro e Alzano, i due comuni dove il virus giร imperversava. Come a Codogno e in altri paesi, dove perรฒ i confini erano giร stati sigillati, mentre in provincia di Bergamo alla decisione si arrivรฒ solo l’8 marzo, insieme al resto del Paese.
La decisione spettava al governo?
Legato al tema della mancata zona rossa cโรจ quello della riapertura seguita a una prima chiusura dell’ospedale di Alzano, dove giร si erano registrati casi di pazienti positivi. Per questo uno dei primi atti dellโindagine sono state le perquisizioni dei Nas nella struttura sanitaria. Ma lโinchiesta si รจ impennata poi sulla questione della zona rossa perchรฉ i pubblici ministeri hanno convocato lโassessore al Welfare Giulio Gallera e il presidente della Regione Attilio Fontana uno dopo lโaltro come persone informate sui fatti.
Entrambi hanno spiegato che la decisione spettava al governo, citando lโinvio dellโesercito come prova inequivocabile. โNessuna pressione da parte di Confindustria per lasciare apertoโ, ha assicurato Fontana nell’audizione del 29 maggio, accompagnata, alla sua uscita dalla Procura, oltre che dalla scorta dai cori โassassino, assassinoโ da parte di un gruppo di cittadini convinti che la responsabilitร sia stata sua.
La pm: “Sรฌ, spettava al governo chiudere”
Poche ore dopo, incalzata dai giornalisti, il procuratore Rota si รจ lasciata andare a una dichiarazioni inconsueta, a microfoni aperti, sullo stato delle indagini: โSpettava al governo chiudereโ. Parole che sembravano โscagionareโ in anticipo Fontana ma che, a quanto appreso dallโAgi, confidandosi con chi le sta vicino Rota ha detto essere state fraintese perchรฉ le conclusioni dellโindagine sono ancora tutte da scrivere. E, per farlo, almeno sul tema della zona rossa, la pm รจ scesa a Roma per una tre giorni che coinvolge il governo.
Dopo lโascolto di Silvio Brusaferro, il presidente dellโIss che suggerรฌ al governo di istituire la zona rossa allโinizio di marzo perchรฉ lโindice di contagio in Valle Seriana era giร molto alto, tocca al presidente Conte e ai suoi ministri Roberto Speranza, in quanto responsabile della Sanitร , e Luciana Lamorgese, da cui dipendeva lโinvio dellโesercito.
Poi arriverร il momento piรน delicato per i magistrati, chiamati a decidere se i comportamenti di Regione e governo rientrassero nellโambito di scelte politiche, per quanto eventualmente sbagliate, oppure nella sfera della giustizia penale.