Sale a 133 il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato di ieri sera in una sala concerti di Mosca, mentre un centinaio sono i ricoverati, di cui una dozzina in gravi condizioni.
Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito al presidente Vladimir Putin l’arresto di 11 persone, tra cui quattro presunti terroristi coinvolti nell’attentato al Crocus City Hall di Mosca.
Il capo della commissione per la politica dell’informazione della Duma di Stato Alexander Khinshtein aveva dichiarato che le forze dell’ordine avevano arrestato due presunti sospetti per l’attacco terroristico al Crocus: “Secondo le prime informazioni, l’auto dei sospettati è stata avvistata ieri sera vicino al villaggio di Khatsun, nel distretto di Karachinsky della regione di Bryansk, a pochi km dal confine con l’Ucraino. L’auto non si è fermata alla richiesta degli agenti di polizia e ha cercato di fuggire”, ha scritto su Telegram Khinshtein. Secondo il suo resoconto, l’auto si è ribaltata durante l’inseguimento.
“Uno dei terroristi è stato arrestato sul posto e gli altri sono fuggiti nella foresta. Un secondo sospettato è stato trovato e arrestato in un’operazione di ricerca alle 3,50 del mattino. Le ricerche degli altri proseguono”, ha aggiunto. Khinshtein ha detto che sono stati sequestrati una pistola, una cartuccia per fucile d’assalto AKM e passaporti tagiki, armi che sarebbero state gettate a bordo strada prima dell’arresto.
Sempre secondo i servizi di sicurezza russi, i sospettati avevano “contatti” in Ucraina. I terroristi, ha detto l’Fsb citato dalla Tass, hanno cercato di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina. “Dopo aver compiuto l’attacco terroristico, i criminali avevano pianificato di attraversare il confine russo-ucraino e avevano contatti appropriati sul versante ucraino”, ha dichiarato l’Fsb. Il gruppo jihadista stato islamico avrebbe rivendicato ieri sera la responsabilità dell’attacco, mentre l’Ucraina ha negato ogni coinvolgimento. La pista di Daesh è tuttavia più debole rispetto a quella sospettata da Mosca che ipotizza tra le righe un presunto coinvolgimento di Kiev.
Tra le vittime del gruppo di uomini armati hanno perso la vita anche tre bambini, secondo l’elenco diffuso questa mattina dall’autorità sanitaria locale. I ricoverati sarebbero un centinaio, tra cui una decina in gravi condizioni.