Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per martedì 27 ottobre 2020, alle ore 17.00. Ne dà notizia il Colle.
L’ordine del giorno – spiega una nota del Colle – prevede la trattazione dei seguenti temi: conseguenze dell’emergenza sanitaria sugli equilibri strategici e di sicurezza globali, con particolare riferimento alla NATO e all’Unione Europea. Aggiornamento sulle principali aree di instabilità e punto di situazione sul terrorismo transnazionale. Prospettive di impiego delle Forze Armate nei diversi teatri operativi.
Altro punto che verrà trattato è la prontezza, efficienza, integrazione e interoperabilità dello Strumento Militare nazionale; inoltre, Bilancio della Difesa e stato dei programmi di investimento in relazione alla fluidità del contesto di riferimento e agli obiettivi capacitivi di lungo periodo.
Al momento non è chiaro, ma il fatto che il presidente della Repubblica – che è comandante in capo delle Forze armate e può dichiarare lo stato di guerra deliberato dalle Camere (articolo 87 della Costituzione) -, fa sorgere più di qualche interrogativo in un momento così delicato in tutto il mondo. Non succedeva da tempo, almeno per le importantissime questioni elencate nell’ordine del giorno.
Secondo alcuni media, da mesi vi sarebbero imponenti movimenti in Ue di mezzi armati e militari statunitensi, nonché di altri membri dell’Alleanza Atlantica, in alcuni paesi chiave dell’est Europa, tra cui Polonia e altre nazioni europee del Baltico e orientali. Se questa presenza sia in funzione anti Russia o per le fortissime tensioni tra Usa e Cina, con Pechino che vuole rafforzare la sua influenza in Europa (Italia in primis), non è chiaro. “L’esercitazione”, così viene definita, rientra nell’ambito del programma “Defender Europe 20” della Nato capeggiata da Jens Stoltberg, e prevede una nuova fase rispetto a qualche mese fa giustificata dall’emergenza Covid. Leggi l’aggiornamento (in inglese).
Lo scorso 30 Settembre è stato in visita a Roma il segretario di Stato americano Mike Pompeo, il quale ha incontrato il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio. “Al centro dell’agenda – era scritto in una nota di Palazzo Chigi – la collaborazione bilaterale ed internazionale nel contrasto al Covid-19, le crisi nel Mediterraneo e le relazioni con la Cina”.
Secondo alcuni osservatori, pare che Pompeo sia venuto in Italia per testare la “fedeltà” del nostro Paese all’Alleanza atlantica (NATO), in un momento in cui l’influenza cinese (dopo il patto della “via della seta” sottoscritto da questo governo con Pechino) appare sempre più evidente.
Il segretario di stato Usa, che non ha incontrato il Papa per via di frizioni con lo stato vaticano, ha avuto modo di affermare: “Abbiamo lavorato per migliorare la vita del popolo cinese in tutti questi anni di amministrazione. Noi vogliamo che non ci siano violazioni dei diritti umani in quel Paese, ho scritto l’articolo per dare onore alla Chiesa cattolica che ha sempre difeso gli oppressi nel mondo. Tutti gli attori che possono mettere fine a questo regime autoritario del partito comunista cinese devono farlo”, ha detto Mike Pompeo.
Un altro elemento è la notizia data da Forbes, versione rumena, sull’imponente investimento americano nei paesi dell’est, dove gli Usa vorrebbero realizzare in tempi record una ferrovia e un’autostrada che collega Costanza, città romena sul Mar Nero, con Danzica, nota città portuale sul Mar Baltico, in Polonia. Il progetto è stato annunciato dall’ambasciatore Usa a Bucarest, Adrian Zuckerman, citato da Forbes.
In questi due paesi, fa sapere Roberto Quaglia, scrittore ed esperto di geopolitica (guarda il video in basso postato su Luogocomune di Massimo Mazzucco), sono state costruite in passato stazioni radar ufficialmente dichiarate difensive. Secondo Quaglia, l’autostrada tra Romania e Polonia che intende realizzare ‘gratuitamente’ l’America, servirebbe al trasferimento di armamenti pesanti della Nato.