Sono almeno 22 i bambini morti nel collegio di Città del Messico. Sotto le macerie ha detto il presidente messicano Enrique Peña Nieto sono intrappolati ancora altri 30 bambini.
La scuola, il collegio “Enrique Rebsamen”, è completamente crollata a seguito del violentissimo terremoto di magnitudo 7.2 delle 13.14 di martedì (ora locale) nel Messico centrale, con epicentro a Puebla, a circa 120 chilometri dalla capitale.
Il bilancio provvisorio è di una 216 vittime accertate, secondo un ultimo bollettino, molte delle quali nella capitale e nello stato Morelos. Migliaia di feriti e sfollati. Il sisma, avvenuto in pieno giorno sulla terra ferma, sarebbe stato più devastante del terremoto del 7 settembre scorso (M. 8.2) che ha causato cento morti.
L’evento, ironia della sorte, si è verificato mentre a Mexico City c’era una esercitazione antisismica programmata dopo l’evento di due settimane fa.
Esplora com’era il collegio “Enrique Rebsamen”
Al momento non si conosce quanti siano esattamente i bambini che erano nel plesso. Il sisma all’ora di pranzo ha colpito molti altri edifici, uffici in cui si era in piena attività scolastica e lavorativa. Il sindaco di Città del Messico ha detto che ci sono informazioni su persone intrappolate in edifici crollati.
Le immagini del terremoto in Messico (Ansa/Ap e Twitter)
“Per favore, silenzio! Stiamo lavorando per salvare i piccoli!”, è stato il grido dei responsabili della protezione civile messicana mentre, circondati dalla folla, tentano di trarre in salvo bambini rimasti sepolti sotto le macerie di una scuola di Città del Messico crollata per il terremoto.
Nel distretto di Cuauhtemoc, dentro al quale si trova il centro storico di Città del Messico, almeno 12 palazzi sono crollati e in almeno tre di essi si sta lavorando per trarre in salvo persone rimaste sotto le macerie.