Ebrahim Raisi, l’ottavo presidente dell’Iran, è stato trovato morto dopo che un elicottero che trasportava lui e il suo entourage si è schiantato nella regione montuosa di Varzaqan, nella provincia dell’Azarbaijan orientale, a nord-ovest del paese. Lo riporta l’agenzia di stampa Irna. Il velivolo è stato trovato dopo ore di ricerche in una zona impervia. Ignote le cause del disastro aereo. Sarebbero 9 i morti in tutto.
L’elicottero di Raisi, insieme ad altri due elicotteri, era in viaggio verso la città di Tabriz domenica dopo aver inaugurato la diga di Qiz Qalasi al confine con la Repubblica dell’Azerbaigian all’inizio della giornata.
A bordo del mezzo precipitato c’erano anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, il governatore della provincia dell’Azarbaijan orientale Malek Rahmati e Mehdi Mousavi, il capo della squadra di guardie del corpo di Raisi. Li accompagnava anche Mohammad Ali Al-e-Hashem, rappresentante della Guida Suprema nella provincia.
Le autorità locali presenti sul luogo dell’incidente hanno confermato la morte di Raisi e del suo gruppo al seguito.
Ebrahim Raisi, 63 anni, era nato nella città santa di Mashhad. È stato eletto presidente nel 2021. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di capo della magistratura, procuratore generale e vicepresidente dell’Assemblea degli esperti.
Nel settembre 2023, in occasione della Settimana del Governo in Iran, il leader supremo della rivoluzione islamica, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha elogiato le prestazioni dell’amministrazione Raisi in vari settori, tra cui l’economia e la politica estera.
Alla notizia della morte del presidente Ebrahim Raisi il paese è sotto choc. Sono stati proclamati cinque giorni di lutto nazionale. Intanto le autorità iraniane stanno investigando per accertare le cause dell’incidente.