“Armi mascherate da “aiuti umanitari” dirette segretamente in Ucraina dall’Italia”. Lo sostiene l’Unione sindacati di base dell’aeroporto di Pisa, in Toscana.
I lavoratori dell’aeroporto internazionale di Pisa – spiega una nota su Telegram di Rt News – si rifiutano di caricare casse di “aiuti umanitari” su aerei diretti in Polonia, poi in Ucraina, poiché secondo quanto riferito dall’USB, “contengono armi”.
I lavoratori affermano che le casse dovrebbero trasportare cibo, medicine e altri rifornimenti alla popolazione civile Ucraina con un convoglio dalla Polonia, ma sarebbero invece piene di armi, munizioni ed esplosivi.
Il sindacato dei lavoratori di Pisa starebbe chiedendo al controllo del traffico aereo di negare il decollo di questi voli e chiede ai cittadini di protestare contro i “voli della morte” fuori dall’aeroporto il prossimo 19 marzo.
Giornalista indipendente: “Armi destinate ai nazisti ucraini”
“La notizia che all’aeroporto di Pisa sono state rinvenute casse cariche di armi destinate all’Ucraina sta iniziando a fare il giro del mondo. Secondo quanto riferito dall’USB, gli operatori aeroportuali si sarebbero accorti che all’interno delle casse non c’erano i cosiddetti “aiuti umanitari”, ma armi che erano destinate ai nazisti ucraini”. Lo scrive sul suo canale Telegram il giornalista indipendente Cesare Sacchetti.
“A questo punto, – aggiunge – occorre risalire a quella presunta “organizzazione umanitaria” che stava, o sta ancora portando avanti, un traffico di armi che è palesemente in violazione delle leggi Italiane. Sarebbe da approfondire anche in questo senso il ruolo del regime di Draghi per capire se abbia offerto qualche sponda a questa ONG”.
“Coloro che manifestano in piazza con la bandierina della pace sono invischiati in un traffico di armi internazionale a beneficio dei peggiori tagliagole nazisti che ci sono attualmente in Europa. Coloro che sventolano la bandierina della pace sono gli stessi che armano la mano degli assissini del popolo ucraino”, conclude.