Il premier Giuseppe Conte promuove l’accordo di Malta sui migranti raggiunto da alcuni Paesi europei e lo definisce “una svolta” anche se non è “la soluzione finale”. “Sino ad oggi si stentava a tradurre il principio che chi arriva in Italia arrivava in Europa – sostiene – mentre il nuovo meccanismo di redistribuzione abbraccia tutti. In più si comincia ad affermare il principio che non può essere solo l’Italia il primo approdo, ma che ci deve essere una rotazione. Ora bisogna vedere quanti Paesi parteciperanno”.
In una serie di interviste, il premier ribadisce poi che il nuovo atteggiamento dell’Italia nei rapporti con gli altri Paesi paga e porta ad “aperture che una volta erano impensabili”. E avverte: il salvataggio in mare “non è delegato alle Ong. Conserveremo un atteggiamento rigoroso”.
Ma il leader della Lega Matteo Salvini attacca: “L’accordo di Malta è solo l’ennesima promessa dell’Europa. Tante parole ma fatti zero”.
La nave Ocean Viking con 182 migranti a bordo è giunta intanto a Messina dopo che il Viminale ha autorizzato lo sbarco. Anche su questo fronte, Salvini critica: “In meno di un mese gli sbarchi sono aumentati del 50 percento”.
Nell’accordo di Malta, non sono compresi gli sbarchi cosiddetti “fantasma”, ossia chi giunge sulle coste siciliane e calabresi autonomamente a bordo di velieri e altri natanti di piccole guidati dimensioni guidati dai trafficanti di esseri umani.