Un criminale di guerra nazista canadese-ucraino, Jarosław Hunk, di 98 anni, è stato ricevuto con tutti gli onori in Canada, durante la visita di Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ospite dell’omologo Justin Trudeau. Addirittura applaudito dal parlamento canadese mentre l’ex delle SS di Hitler era seduto in tribuna. Il fatto ha suscitato scandalo e proteste, ma è passato in sordina nei principali media occidentali, evidentemente imbarazzati per la grande gaffe che offende i parenti delle vittime del nazismo.
Lo scorso 23 settembre, il presidente della Camera dei Comuni, Anthony Rota, ha menzionato Hunk definendolo un “eroe canadese e ucraino” che avrebbe combattuto per l’indipendenza ucraina. In realtà ha combattuto al fianco di Adolf Hitler sterminando moltissimi ebrei e polacchi nella Polonia occupata dai tedeschi.
Hunk ha ricevuto una standing ovation e anche Volodymyr Zelensky ha applaudito. Nulla di cui meravigliarsi, dal momento che l’Ucraina celebra come “eroe nazionale” Stepan Bandera, nazionalista ucraino che collaborò e prestò le sue gesta al Terzo Reich del Fuhrer. La questione che però imbarazza è che proprio Zelensky è un ebreo, un comico di successo prestato alla politica divenuto, con grande sorpresa, presidente della nazione gialloblù e che oggi, chiedendo aiuti in armi e denaro all’occidente collettivo per difendersi dall’ “orso cattivo” Putin, omaggia un criminale nazista che ha contribuito a sterminare il suo stesso popolo. Più di qualcosa non quadra, è il caso di dire.
Da ricordare che Putin nel giustificare l’operazione militare speciale in Ucraina il 24 febbraio 2022 disse di voler “denazificare e demilitarizzare” quel paese. I russi – oltre all’occidente e alla Nato che, secondo Mosca, ha piazzato missili nucleari nel loro cortile -, lamentano il fatto che il battaglione di Azov, ritenuto un gruppo paramilitare nazista, dal 2014 ha ucciso migliaia di cittadini ucraini nel Donbass solo perché parlavano il russo.
Il professor Ivan Kachanovski dell’Università di Ottawa, citato da Gazeta.pl, ha osservato che il criminale nazista Jaroslaw Hunk ha prestato servizio nella 14° divisione granatieri delle Waffen SS-Galizia. Questa unità, tra le altre cose, uccise polacchi ed ebrei. Come nota la BBC, il gruppo ebraico canadese “The Center for Israel and Jewish Affairs” ha affermato di essere “profondamente preoccupato” per il fatto che un veterano nazista venga onorato.
Anthony Rota si è subito scusato per aver elogiato un ucraino che aveva prestato servizio in un’unità nazista delle SS. “Ho appreso ulteriori informazioni che mi fanno pentire della mia decisione”, ha detto. Ha detto che una situazione del genere “non sarebbe mai dovuta accadere”. “Vorrei scusarmi in particolare con le comunità ebraiche in Canada e nel mondo. Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni, ha aggiunto.
In molti però in Canada (e in Ucraina) sapevano chi era il criminale omaggiato nel parlamento canadese alla presenza di Zelensky. Non vive da clandestino o da fuggiasco come diversi ex nazisti poi catturati a distanza di decenni. Lo stesso Hitler era riuscito a fuggire in America Latina aiutato dai servizi americani. A differenza della narrazione ufficiale che lo voleva suicida nel suo bunker a Berlino con Eva Braun, il Fuhrer dopo la disfatta – secondo documenti desecretati – grazie alla Cia era riuscito a scappare nel sud America dove morì negli anni ’60. Leggi. Della serie ‘ci sono secoli di storia da riscrivere’.
14th Waffen Grenadier Division of the SS is responsible for murdering Poles and Jews (both Polish citizens) in German-occupied Poland 🇵🇱 during #WW2. An appeal of Poland’s Ambassador @WitoldDzielski to correct the otherwise much-appreciated communication of Canadian 🇨🇦… pic.twitter.com/uAfJJSfrvr
— Embassy of Poland in Canada (@PLinCanada) September 26, 2023
Ambasciatore polacco in Canada: “Mi aspetto delle scuse”
Le scuse di Rota non sono però bastate. Anche l’ambasciatore polacco in Canada, Witold Dzielski, ha commentato questa situazione. “Riferendosi ai commenti dei media riguardanti la visita del Presidente dell’Ucraina al Parlamento del Canada, vorrei informarvi che l’Ambasciata della Repubblica di Polonia risponde sempre a questioni delicate sulla base di un’analisi dettagliata. Agiamo con decisione, non necessariamente in modo mediatico”, ha scritto domenica su X.
“La Polonia, il miglior alleato dell’Ucraina, non accetterà mai di insabbiare tali criminali! Come ambasciatore polacco in Canada, mi aspetto delle scuse”, ha aggiunto in un altro articolo.