26 Aprile 2024

Il Cardinale Tarcisio Bertone dona al Bambin Gesù 150mila euro

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Il Cardinale Tarcisio Bertone dona al Bambin Gesù 150mila euro
Il Cardinale Tarcisio Bertone (Epa/Cezaro De Luca)

“Il cardinale Tarcisio Bertone, riconoscendo che quello che è successo ha costituito un danno per il Bambin Gesù, ha voluto venirci incontro, devolvendo una somma di 150 mila euro”. Lo ha fatto sapere il presidente dell’ospedale pediatrico Mariella Enoc, a margine di una visita fatta oggi dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, alla struttura. “E’ una donazione volontaria, non un risarcimento”, specifica il prelato.

Enoc ha spiegato che Bertone “ci è venuto incontro con una donazione di 150mila euro per sostenere i nostri progetti di ricerca per le malattie dei bambini orfani” mentre “le altre situazioni, più articolate e più particolari, sono al vaglio delle amministrazioni del Vaticano”. La vicenda dell’appartamento di Bertone, “ha destato tanto scalpore – ha aggiunto il presidente del Bambin Gesù – il mio compito è stato quello di capire meglio che cosa è successo e di trovare anche delle soluzioni”. Secondo Enoc l’incontro di oggi con il cardinale “è stato molto sereno. Ho capito che tutto questo ha fatto un danno e ora cerco di fare qualcosa”.

“Le responsabilità – ha aggiunto – saranno appurate però io vorrei che il clima di questo ospedale fosse un clima che guarda al futuro e che col passato si riconcilia”. Alla domanda su quali siano le “altre responsabilità”, Enoc ha replicato: “Sono certamente di persone che hanno gestito l’ospedale. Si sta quindi valutando se ci sono state responsabilità nel dare effettivamente denaro che non fosse dato per lo scopo esatto per il quale doveva essere dato. Ripeto, è tutto in mano all’amministrazione e alla giustizia vaticana, lo stanno facendo loro, io non posso dire a che punto è questo processo. A me piace dire che l’ospedale e la fondazione non dovranno avere nessun danno”. “Ho detto – ha concluso – che avrei fatto in modo che fossero riportati a casa soldi direttamente o indirettamente tolti. Nel caso del cardinale, indirettamente. Quello che si verificherà tolto direttamente, questo sarà il Vaticano che lo appurerà”.

La posizione di Bertone – Il mio contributo al Bambino Gesù è una donazione volontaria” resa possibile grazie “ai miei risparmi e ai vari contributi di beneficenza ricevuti negli anni per finalità caritative”. Lo spiega all’ANSA il cardinale Tarcisio Bertone, specificando che per la somma di 150mila con cui si è impegnato pagherà con versamenti a rate. “E’ una donazione volontaria, non è un risarcimento, perché io non ho fatto nessun danno personalmente, io ho sempre aiutato, sia ad esempio, quando ero a Genova, l’ospedale Gaslini, poi anche il Bambino Gesù”.

“Ho avuto un colloquio con la dottoressa Enoc – spiega quindi all’Ansa -. Pur riconoscendo la mia totale estraneità” con il fatto che fondi della Fondazione Bambino Gesù sia confluiti nelle spese di ristrutturazione del suo appartamento “mi sono detto disponibile ad aiutare un progetto per i bambini per dimostrare il mio attaccamento all’ospedale che ho seguito per tanti anni come segretario di stato”. “Allora – prosegue – Enoc mi ha segnalato un progetto di ricerca per malattie rare che tocca una cinquantina di bambini. Io ho dato il mio impegno a versare una somma per questa ricerca specifica”.

Alla domanda su come possa avere tale disponibilità, Tarcisio Bertone replica: “Io ho già detto che erano frutto di risparmi e anche di aiuti per opere di carità, ho sempre fatto beneficenza e poi la mia vita non è lussuosa come si continua stereotipamente a dire. Farò questa donazione in diverse rate”. “Se uno vuole farsi questa domanda – aggiunge il cardinale – la domanda non è solo per me ma anche per molti altri, c’è da chiedersi se posso aver raccolto per beneficenza dei fondi, io ho tenuto anche piccole fondazioni sempre per aiutare famiglie povere e gente che ha bisogno di aiuto”. “Adesso – continua – devolverò in rate successive questa somma, capisco le insinuazioni che ci possono essere ma bisogna dire che io ho lavorato per tanti anni nella mia vita e ho avuto anche uno stipendio. Chi mi ha visitato in questi giorni, ha constatato com’è questo appartamento”.


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