Il generale russo Yaroslav Moskalik è rimasto ucciso nell’esplosione di un’autobomba a Balashikha, nella regione di Mosca. Lo riferiscono diversi canali Telegram.
Moskalik, vice capo del comando operativo dello Stato maggiore delle forze armate russe fino al 2021, è rimasto vittima della deflagrazione di un veicolo innescata a distanza.
Il Ministero degli Esteri accusa Kiev
Ci sono motivi per ritenere che le agenzie di intelligence ucraine possano essere coinvolte nell’omicidio del Tenente Generale Yaroslav Moskalik, vice capo del Dipartimento Operativo Principale dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe, ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova.
“Ci sono motivi per credere che le agenzie di intelligence ucraine potrebbero essere coinvolte nell’omicidio, dati i loro legami con Yaroslav Moskalik risalenti al periodo in cui faceva parte del Gruppo di contatto di Minsk e della piattaforma Normandia Four per la risoluzione del conflitto nell’Ucraina sudorientale”, ha sottolineato.
“Se l’inchiesta confermerà che dietro tutto questo c’è l’Ucraina, dimostrerà ancora una volta alla comunità internazionale la natura barbara e perfida del regime di Kiev, che sceglie di intensificare il confronto militare con la Russia e ignora irresponsabilmente le proposte costruttive volte a trovare una soluzione pacifica al conflitto.”
Il Ministero degli Esteri ha espresso le sue sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di Moskalik.
La dichiarazione afferma che una task force investigativa sta lavorando sulla scena del crimine. “Secondo la dichiarazione, l’esplosione è stata innescata dalla detonazione di un ordigno esplosivo improvvisato contenente elementi distruttivi. È stato aperto un procedimento penale, gestito dal Dipartimento Investigativo Principale del Comitato Investigativo della Russia”, si legge.
Con quello a Moskalik è il secondo attentato ad esponenti di spicco delle Forze armate russe in pochi mesi. Il 17 dicembre 2024, era morto sempre a causa dell’esplosione di un ordigno il generale Igor Anatolyevich Kirillov, capo delle forze di difesa radionucleare, chimica e biologica della Federazione. L’omicidio era stato attribuito da Mosca ai servizi segreti ucraini.