Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto visita ai feriti, a Genova, dopo il crollo del ponte Morandi che ha trascinato con sé decine di mezzi e provocato la morte di 38 persone, tra cui tre minori. Il premier indossava una maglia della Protezione civile e si è recato sul posto del cedimento tra gli ammassi di detriti insieme ad altre autorità e soccorritori.
Quella di Genova è una tragedia su cui “tutti si devono interrogare”, ha detto Conte. “E’ stato senza dubbio il giorno più lungo e difficile da presidente del Consiglio”, ha poi scritto Conte su Facebook, dopo aver fatto visita nel capoluogo ligure.
“Quanto accaduto a Genova è una grave ferita non solo per la città, ma per la Liguria e tutta Italia”, ha scritto ancora Conte, che è a Genova. “Purtroppo, come immaginavamo, il bilancio delle vittime è cresciuto ancora. Una tragedia che ci accomuna tutti, che ci spinge a interrogarci sulle cause”.
“Quello che come Governo lanceremo tempestivamente – ha ribadito – è un piano straordinario di monitoraggio di tutte le infrastrutture, soprattutto di quelle più vecchie. I controlli saranno molto severi perché non possiamo permetterci altre tragedie come questa. Tutti i cittadini devono viaggiare sicuri”. “Ringrazio ancora una volta i soccorritori, a loro va tutta la nostra stima e il nostro affetto per quanto stanno facendo. Continueranno a lavorare per tutta la notte. Grazie da parte di tutto il Governo”, ha concluso.
“Ho parlato con i leader europei, è stato di conforto avere il loro sostegno. Ringrazio i soccorritori, che continueranno a lavorare per tutta la notte”, aveva dichiarato il premier ieri sera al termine del vertice in prefettura a Genova, ammonendo proprio a porsi interrogativi sulla tragedia da parte di “tutte le autorità competenti e tutte le persone che hanno responsabilità”.