“Stando che siamo tutti cavie e non sapremo, se non tra qualche anno che cosa ci siamo messi nel braccio, questo è evidente, perché la sperimentazione (dei vaccini) è stata fatta per poco, tempo, io credo che ogni persona di buon senso, anche di chi ricopre incarichi istituzionali, non si può inventare come fa De Luca (si essere) scienziato, virologo, esperto del farmaco o ricercatore”.
Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris durante una trasmissione andata in onda su La7. Il primo cittadino partenopeo, esce così fuori dal coro unanime e prende una posizione che si scosta dalla narrazione ufficiale sui vaccini andando contro la comunicazione a senso unico di istituzioni e media, dove, per dirla con Michele Santoro, “non c’è alcun dibattito, né vengono ospitati in tv medici e scienziati che sono scettici sui vaccini…”.
“Spero – ha aggiunto il sindaco – ci sia una comunicazione più efficace di quella che fa Figliuolo, perché io sono sempre dell’idea che gli esseri umani debbano avere stessi diritti e stessi doveri in tutte le parti del mondo, compreso il più fragile; non vorrei che si forma adesso (qualche pratica) del tipo ‘diamo a qualcuno ciò che noi non vogliamo’. Quindi, una comunicazione più efficace, le regioni spero che prima o poi finiscano con un protagonismo e propaganda fine a se stessa, e che i cittadini si affidano”, ha concluso il sindaco di Napoli asserendo che lui con i suoi familiari si sono tutti vaccinati con sieri diversi.
E sulle dichiarazioni di de Magistris è intervenuto il “virologo” Roberto Burioni – lo stesso che l’anno scorso diceva come in Italia il “rischio del virus era zero”, che bolla come “Irresponsabilità assoluta” l’esternazione dell’ex pm su La7.
Non si fa attendere la replica del sindaco napoletano al tweet del presunto scienziato onnipresente in tv. “Dobbiamo vaccinarci ed affidarci alla comunità scientifica, ma anche i cambi di strategia continua dimostrano che pur nella sicurezza dei vaccini siamo in una fase di verifica di efficacia degli stessi e dei suoi effetti collaterali (soprattutto a medio e lungo termine)”, risponde De Magistris.
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