I deputati della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, sono stati invitati al Cremlino domani per un “evento” con il presidente Vladimir Putin. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Il presidente, secondo diversi osservatori, annuncia l’annessione alla Russia dei territori ucraini in cui nei giorni scorsi si sono svolti i referendum. Sulla Piazza Rossa è stato eretto un palco con le scritta “Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson, Russia, insieme per sempre”. L’evento è previsto per le 15 ora locale (le 14 in Italia). In contemporanea saranno chiuse diverse strade del centro di Mosca.
La cerimonia di firma dei trattati sull’annessione di nuovi territori alla Russia “si terrà domani alle 15 ora locale al Cremlino e vi prenderà parte il capo di stato Vladimir Putin”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti.
“Domani alle 15.00 (le 14 in Italia) nel Gran Palazzo del Cremlino, nella Sala di San Giorgio, si terrà una cerimonia per firmare gli accordi sull’ingresso di tutti e 4 i nuovi territori ucraini russofoni in cui si è tenuto il referendum per l’adesione nella Federazione Russa. In questo evento ci sarà un corposo discorso del presidente Putin”, ha detto Peskov.
Il conteggio dei voti nella Repubblica popolare di Donetsk è terminato ieri notte. Il 99,23% ha votato per l’adesione alla Russia. I risultati finali del referendum nell’area del Donbass si presentano così:
Repubblica popolare di Donetsk – 99,23%
Repubblica popolare di Lugansk – 98,42%
Regione di Zaporozhye – 93,11%
Regione di Kherson – 87,05%
Maggioranza bulgara, come si suol dire, sebbene larga parte dell’occidente, tra cui l’Italia, non riconoscerà l’esito delle consultazioni. Intanto, “se il nuovo pacchetto di sanzioni” contro Mosca proposto dall’Ue “include misure restrittive sull’energia, l’Ungheria non lo sosterrà”, ha fatto sapere il ministro della presidenza del Consiglio dei Ministri ungherese, Gergely Gulyas, in una conferenza stampa.