ROVIGO – Non accettava la fine della relazione con l’ex moglie e anche il fatto che lei gli avrebbe impedito di vedere i figli. Sarebbe questo il movente che ha portato “Rino” Begu, 40enne di origine albanese, ad ammazzare con una pistola l’ex, Rosica Montana, di 31 anni e la suocera Maria Askarov, di 51 anni, entrambe di origini moldave. Poi Begu si è suicidato con la stessa arma. Prima di togliersi la vita, ha tentato di uccidere l’amante di Rosica, un uomo dell’Uzbekistan che si trova ora in gravissime condizioni all’ospedale: è in coma farmacologico.
La “vendetta” di Begu si è consumata attorno alle 18.30 nella casa adiacente al canile Fenil del Turco, a pochissimi chilometri da Rovigo.
Alla strage hanno assistito inermi il fratello 17enne della Montana e i due figli della coppia di 3 e 8 anni, secondo quanto scrivono alcuni media.
La coppia si era separata da circa due mesi e Rosica era andata ad abitare con la mamma nel canile dove lavorava come custode. Da quanto si apprende, Begu era andato più volte a trovare i bambini ma lei, Rosica Montana, glielo avrebbe sempre impedito. Sembra che oggi c’era andato anche accompagnato dai militari dell’Arma. Sentendosi dire di no, è andato via farfugliando “Vedrai, te la faccio pagare cara”.
Accecato da rabbia e gelosia, il 40enne è tornato intorno alle 6 e mezza armato con una pistola è ha fatto “giustizia” a modo suo, uccidendo prima la moglie in cucina per poi inseguire la suocera, che riteneva probabilmente complice del fallimento del matrimonio, e le ha sparato senza pietà.
Uscito nel piazzale, fuori la struttura, ha inseguito e centrato anche l’amante dell’ex consorte ferendolo in modo grave. Fatto questo, l’autore è tornato verso casa e si suicidato. Un testimone citato da alcune testate racconta che l’ex marito è uscito sanguinante dalla casetta del canile. Prima di stramazzare a terra aveva detto: “Cosa ha fatto ai miei figli”. I bambini risultano fortunatamente illesi, come illeso è rimasto il fratello minore di Rosia Montana. Sul luogo si sono recati i carabinieri, i soccorritori e il magistrato di turno presso la procura di Rovigo.