I Repubblicani americani mantengono il Senato, mentre i Democratici riconquistano dopo otto anni la Camera. Sono finite così le elezioni di metà mandato (Midterm) negli Stati Uniti con il presidente Trump che parla di “un enorme successo”, dopo una campagna al veleno in cui i media erano schierati tutti contro il tycoon e in cui i sondaggisti, sbagliando anche stavolta come nel 2016, prevedevano un “capotto” dei democratici nel Congresso americano. Alta affluenza alle urne per un “referendum” su Trump, il quale mantiene saldo il suo potere e si prepara al “bis” nel 2020.
Alla Camera la sinistra dem conquista 222 seggi (la maggioranza era di 218), contro i 199 dei Repubblicani, mentre al Senato i “red” mantengono la maggioranza con 51 seggi contro i 45 degli azzurri. Alle elezioni di metà mandato del 2010, presidenza Obama, i democratici persero alla Camera ben 63 seggi, molto più di quanto hanno ceduto martedì i conservatori.
Nella sfida per i governatori, quando il dato non è ancora definitivo, 25 andrebbero ai Conservatori e 22 a Progressisti. “Onda azzurra?, solo una increspatura”, ha commentato la Casa Bianca dopo le elezioni Usa. “Ora ti controlleremo”, ha affermato invece la leader dei progressisti alla Camera Nancy Pelosi.