Ha ucciso il patrigno con ferocia e crudeltà. Fa rabbrividire la storia che arriva da Bergamo, dove lunedì Giuseppe Grillo, commerciante di 40 anni, è stato massacrato dal figliastro 23enne, Vladislav Turcan che lo ha ripetutamente colpito con una mannaia, a coltellate e a martellate. La forza rabbiosa utilizzata dal giovane è stata tale che il manico del martello si è spezzato.
L’orripilante delitto, di cui ancora non è ben chiaro il movente (forse dei rimproveri), si è consumato in un appartamento di uno stabile via Teresa Mallegori 23, nel quartiere bergamasco di Valtesse.
Turcan ha anche ferito la madre Natalia, una 41enne di origine moldava come Vladislav. La donna, colpita diverse volte sul corpo, non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto è intervenuta la Squadra mobile della Polizia di Stato che lo ha arrestato e tradotto in carcere.
Tutto è iniziato nel pomeriggio di lunedì. Il giovane già in mattinata aveva cominciato l’ennesimo litigio con la madre, poi dopo qualche ora si è scagliato contro il patrigno che, secondo quanto ricostruito, è stato colpito violentemente alle spalle con un martello mentre stava leggendo il tablet in cucina. Il giovane ha utilizzato 4 armi: un coltellino, un coltello da cucina, un martello e una mannaia.
Un arsenale, tanto che gli inquirenti contestano al 23enne di origine moldava anche la premeditazione nel compiere il delitto. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti durante l’interrogatorio, Turcan ha preso il coltellino che aveva in tasca e poi ha utilizzato anche il coltello da cucina. La madre ha cercato di fermarlo, ma è stata a sua volta aggredita e colpita con la mannaia.