Aveva il vizietto di accoltellare le persone alle manifestazioni del Gay pride in Israele. Arrestato e scarcerato appena venti giorni fa, ci ha riprovato e con “successo” giovedi. Le sue ultime vittime sono sei persone (fra cui una agente di polizia) che ha accoltellato giovedi al Gay Pride di Gerusalemme. Due sono in condizioni gravi.
L’attacco del folle è avvenuto nella via Keren ha-Yesod, non lontano dalla residenza ufficiale di Netanyahu. La persona arrestata a Gerusalemme è infatti la stessa che aveva accoltellato altre quattro persone alla stessa parata del 2005. Si tratta di un ebreo ultraortodosso, Yishai Schlissel, rilasciato tre settimane fa dopo una condanna a 12 anni di carcere. Lo ha detto un portavoce della polizia israeliana alla Bbc.
Sulla stampa ortodossa la manifestazione era stata bollata come “la marcia disgustosa”. Ma i rabbini avevano detto di ignorarla “per non esporre i timorati a quel genere di degrado”. L’attacco al “Gay Pride” appare dunque come l’iniziativa autonoma di singoli zeloti.
L’attacco al “Gay Pride” di Gerusalemme “è un evento molto grave. I responsabili saranno puniti con rigore”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Le libere scelte di ciascun individuo sono uno dei valori base in Israele. Dobbiamo far sì che tutti in Israele possano vivere in piena sicurezza, quali che siano le loro scelte”.