di Alessandro Orsini su X
“Gaza e l’Olocausto. Siccome nella scienza tutte le domande sono lecite, chiedo a voi: quale studio scientifico consente di affermare che gli ebrei nei campi di concentramento nazisti stavano peggio dei palestinesi a Gaza sotto Israele? Voglio dire, i cento palestinesi affamati e massacrati mentre cercavano cibo dopo essere stati ridotti in una condizione inumana; ridotti a strisciare con la faccia a terra per un pezzo di pane; ridotti a inginocchiarsi davanti ai soldati israeliani pregando per un sorso d’acqua; stavano e stanno meglio degli ebrei nei campi di Hitler? Ho capito che l’Olocausto è un fenomeno storico unico e irripetibile. Ma, chiedo a voi, sotto il profilo della sofferenza umana, del dolore che la carne e lo spirito umano provano nello sterminio, quali differenze esistono tra la sofferenza del corpo degli ebrei massacrati da Hitler e la sofferenza del corpo dei palestinesi massacrati da Israele? Non so se sono chiaro. Io sto proponendo un’analisi comparata della sofferenza umana. Non sto paragonando l’Olocausto a Gaza. Sto comparando il dolore umano dei palestinesi sotto Israele e quello degli ebrei sotto il nazismo. È una comparazione del dolore fisico e spirituale”.