Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha dichiarato che non ci sarà accordo per l’11 maggio:”Solo passi avanti”. Frasi che hanno scatenato un putiferio finanziario dopo che la Troika si è detta contrariata seppure con “grosse contraddizioni”, dirà il premier Alexis Tsipras. In rosso tutte le Borse europee. Piazza Affari a Milano la peggiore, -2,63%. Lo spread è in rialzo a 129 punti contro i 108 di ieri e i circa 112 di apertura stamani.
Dopo l’incontro tra il commissario Ue Pierre Moscovici e Varoufakis è stato fatto il punto sulla sitazione greca. Il ministro del premier Tsipras ha affermato che “avremo una discussione fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale”.
“Abbiamo avuto delle discussioni costruttive – aggiunge – che aprono la strada a un incontro positivo dell’Eurogruppo, il cui scopo è di rafforzare ulteriormente il terreno comune raggiunto nel Brussels Group”, ha spiegato Varoufakis. “L’importante – ha aggiunto – è che i buoni progressi fatti siano resi più solidi e che portino la Grecia in una situazione in cui possiamo tutti guardare verso nuovi accordi con le istituzioni e i nostri partner, in modo da superare le difficoltà di liquidità che, come noi tutti sappiamo, la Grecia sta passando”.
Il presidente della Bce, Mario Draghi e il vicepremier greco Yannis Dragasakis hanno pure discusso “l’attuale situazione dell’economia greca” e “lo stato del negoziato a Bruxelles”, informa una nota dell’eurotower, mentre il segretario al Tesoro Usa, Jack Lew, è in contatto regolare con le controparti europee sulla Grecia. L’euro zona dovrebbe ”restare intatta” , poiché “siamo incoraggiati dagli sforzi in buona fede sulla Grecia”, afferma il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.
Ue e Fmi seguono “strategie differenti” sulla Grecia, con la prima che chiude a una ristrutturazione del debito e il secondo che non cede su pensioni e lavoro. Una “grossa contraddizione” alla luce della quale il governo greco “ha deciso di non legiferare sulle riforme prima di un accordo” con i creditori. Lo si legge in un comunicato dell’esecutivo Tsipras.