Momenti di forte preoccupazione in Ucraina per un incidente nucleare. Il premier ucraino, Arseny Yatseniuk ha reso noto che c’è stato un incidente alla centrale nucleare di Zaporizhye, nel sud-est del Paese, ma il ministro dell’Energia, Volodymyr Demchyshyn, ha assicurato che l’accaduto non comporterebbe “rischi visto che non sono rimasti coinvolti i reattori dell’impianto”.
“Non c’e’ alcuna minaccia, non ci sono problemi con i reattori”, ha spiegato Demchyshyn in una conferenza stampa convocata frettolosamente, perché secondo le autorità riguarderebbe il solo sistema di perdita dell’energia elettrica prodotta e non l’impianto stesso.
L’agenzia di stampa Interfax Ucraina scrive che il problema è avvenuto al blocco numero 3 – un reattore da 1.000 megawatt – e che la risultante mancanza di produzione, ha peggiorato la crisi energetica nel paese. Interfax aggiunge che il blocco dovrebbe rientrare in funzione il 5 dicembre.
L’Ucraina in questo momento registra una scarsità di energia elettrica che l’incidente rischia di aggravare. Ma il ministro dell’Energia ha garantito che l’impianto tornerà a lavorare in brevissimo tempo. Intanto a Vienna, l’agenzia internazionale per l’energia atomica – a cui ogni nazione deve rendere noto un incidente nucleare che coinvolga altri Paesi- ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna notifica.
L’incidente ha fatto tornare alla memoria l’incidente nucleare di Černobyl’, nell’Ucraina settentrionale, avvenuto nell’aprile del 1986. L’incidente nucleare provocò migliaia di morti, oltre a mettere in ginocchio l’intera economia europea. Le autorità dell’allora Urss in primo momento minimizzarono, ma data la gravità dell’evento annunciarono la catastrofe nucleare al mondo con molti giorni di ritardo.