
Ismail Tommaso Hosni, il giovane italo-marocchino che ha accoltellato due militari e un agente di Polizia alla stazione Centrale di Milano, è indagato per terrorismo internazionale in un fascicolo aperto dai pm di Milano Alberto Nobili e Alessandro Gobbis per fare accertamenti sul suo profilo Facebook e su un eventuale rete di relazioni. Sul social network vi sarebbero uno o più video inneggianti all’Isis.
Il ragazzo, 20 anni, era stato fermato per dei controlli in stazione dai militari e dell’agente, quando all’improvviso ha estratto l’arma e ha aggredito gli uomini della sicurezza ferendoli, prima di essere immobilizzato e ammanettato.
Due di loro, l’agente della Polfer e il militare semplice dell’Esercito, sono ancora ricoverati, coscienti e sotto osservazione, mentre il caporale maggiore è stato dimesso con prognosi di 7 giorni.
“Sono solo e abbandonato”, avrebbe detto Ismail Tommaso Hosni agli investigatori dopo l’arresto per tentato omicidio. La Procura ha inoltrato al gip la richiesta di convalida dell’arresto e di custodia cautelare in carcere. Nel frattempo è stato oscurato il profilo Facebook “Ismail Hosni” che pare appartenere al giovane arrestato.
Hosni sarà interrogato domenica mattina dal gip Manuela Scudieri che dovrà decidere, poi, sulla richiesta del pm Maura Ripamonti di convalida dell’arresto e di misura cautelare in carcere per tentato omicidio.
Intanto, dopo l’accaduto si sono sollevate polemichesulla marcia “Milano senza muri” di sabato, con il leghista Maroni che ha chiesto di annullarla “in segno di rispetto per le forze dell’ordine”, mentre il sindaco Beppe Sala è favorevole. Contrattacca però il leader della Lega Salvini: “Nel Pd ignoranti e complici, razzisti con gli italiani”.