Più di cento vittime in tre attentati suicidi nella provincia di Latakia, a Tartus e nella vicina località di Jableh, sulla costa mediterranea della Siria, dove è situata una base navale russa. L’Isis ha rivendicato la raffica di attentati kamikaze.
Citando testimoni locali, l’Ondus, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, rende noto che almeno 48 persone sono state uccise a Tartus dall’esplosione in un parcheggio di un’autobomba e poi da altre due nelle vicinanze provocate da altrettanti kamikaze che hanno azionato i giubbetti esplosivi.
A Jableh, circa 50 chilometri a nord, i morti sono almeno 53. Qui un’altra autobomba guidata da un kamikaze è esplosa in un parcheggio e poi tre attentatori suicidi si sono fatti saltare in aria nella stessa area, nei pressi della società dell’energia elettrica e di un ospedale.