Macabro omicidio a Milano, in un quartiere popolare alla periferia. Una donna italiana, Antonietta Gisonna, di 52 anni è stata uccisa e dacapitata. La testa mozzata è stata ritrovata nel cortile, mentre il corpo nella sua abitazione. E’ successo nella notte tra sabato e domenica intono alle 2 in via Giovanni Antonio Madeo 33, zona dell’Ortica.
A commettere il brutale omicidio, potrebbe essere un giovane trans originario dell’Ecuador che a sua volta è rimasto ferito durante l’aggressione alla donna. Il ragazzo è stato sottoposto a fermo e portato in ospedale per curarsi. Si tratta, secondo quanto trapelato, di Carlos Julio Torres Velasca 21 anni.
TROVATO CON MANI E VESTITI INSANGUINATI
A darne notizia sono stati i carabinieri, giunti sul luogo del delitto dopo due telefonate. Da quanto riferito, il ragazzo era sul posto e gli inquirenti sospettano possa essere stato lui a uccidere e decapitare la 52 enne. “Quando siamo arrivati spiega il Colonello Biagio Storniolo, comandante del Reparto operativo di Milano – l’uomo aveva le mani e i vestiti insanguinati”.
L’EX CONVIVENTE E LA DROGA
La dinamica non è ancora chiara. Da quanto appreso da alcuni media milanesi sembra che la donna nel 2013 era rimasta coinvolta in un caso di droga, quando viveva con il compagno a Bonola, sempre a Milano. L’ex convivente risulta con precedenti. Era stato trovato in possesso di un chilo e mezzo di hashish. Dopo la fine della relazione, Antonietta Gisonna si era trasferita nell’alloggio popolare nel quartiere delle Ortiche dove è probabile che si prostituisse, sebbene non sia chiaro questo elemento. Potrebbe essere proprio la droga il collegamento con il suo omicidio: una pista sulla quale si concentrano le indagini dei Carabinieri. Altra ipotesi è che la donna cedesse ogni tanto l’appartamento al transessuale per ricevere i clienti, oppure che convivesse con il giovane. Solo ipotesi, al momento. I Carabinieri si riservano di interrogarlo appena tradotto in carcere e dopo l’esame autoptico sulla donna, fa sapere il colonnello Storniolo.
UN TESTIMONE HA VISTO LA MATTANZA
Ci sarebbe un condomino che ha assistito svonvolto alla raccapricciante mattanza dell’omicidio. E’ riuscito a mantenere la calma e ha chiamato il 112 fornendo preziose informazioni ai carabinieri. “L’uomo ha visto tutto dalla finestra – racconta sempre il Colonello Storniolo – assistendo a parte dell’accaduto, ma soprattutto descrivendolo a noi con grande precisione”. Insomma la tempestività e la testimonianza del vicino di casa è stata fondamentale per far individuare l’appartamento del delitto e per ricostruire i fatti.
Il giovane sudamericano aveva ferite da arma da taglio ed era in stato di choc, tutto insanguinato. È stato soccorso dal 118 e trasferito al Policlinico, dove gli inquirenti non lo hanno ancora interrogato per vi del suo stato clinico. L’ipotesi al vaglio al momento è quella della lite scoppiata in piena notte. L’arma potrebbe essere un grosso coltello da cucina con cui il presunto killer avrebbe più volte colpito la donna, napoletana, classe ’63, fino a decapitarla e gettare la testa nel cortile.