Per una violenta ondata di maltempo il Nord Italia è in ginocchio. Disagi per migliaia di persone di rientro dalle vacanze. La situazione più critica si registra in Alto Adige dove sono esondati i fiumi Adige e Isarco. Chiusa per sicurezza la tratta ferroviaria e l’autostrada del Brennero.
I disagi erano iniziati fin dal mattino con una coda di 10 chilometri sulla corsia nord dell’Autobrennero tra Bolzano Nord e Chiusa/Val Gardena, a causa del maltempo e di lavori urgenti.
Nel pomeriggio la situazione di è aggravata quando l’Adige è straripato a Lana e in Bassa Atesina. A scopo preventivo i 600 residenti del comune di Egna, dalle vie del centro paese fino alla zona artigianale, sono stati evacuati ed invitati a trovare riparo presso parenti. A disposizione della popolazione è stata messa come alloggio d’emergenza una palestra della scuola media in lingua tedesca. Il fiume Isarco ha esondato a Chiusa, cittadina dell’omonima valle, e la Protezione civile ha invitato la popolazione a lasciare le strade e le piazze pubbliche, e a portarsi nei piani superiori degli edifici.
In tutto l’Alto Adige si sono verificate frane su numerose strade: chiuse al traffico per frane o esondazioni tre statali, quella del Brennero, presso Campodazzo, l’Alemagna, tra Dobbiaco e Carbonin presso Landro e la statale della Valle Aurina a Predoi. Riaperte le statali statale del Passo Palade e della Val Sarentino.
Già nella notte tra sabato e domenica sul Trentino-Alto Adige si erano abbattuti violenti temporali che hanno causato smottamenti, frane, allagamenti di scantinati ma anche di alcune strade cittadine. A Cles, in Val di Non, uno smottamento di terra ha colpito la carrozza del treno lungo la ferrovia Trento-Malè, senza causare feriti ma imponendo l’interruzione del servizio. Nella zona di Madonna di Campiglio, in provincia di Trento alcune frane hanno portato alla chiusura della Val Nambrone e della Val Genova bloccando diverse persone nei rifugi.