
Due donne di origine cinese, madre e figlia, sono state uccise a colpi di accetta e a coltellate nel loro appartamento di viale Marconi 19, nel centro di Pordenone. Le vittime, Yang Shuie e Wang Haiyan di 46 e 22 anni, sono state colpite con indicibile violenza con dei fendenti al collo.
Per il duplice omicidio, il terzo in sette mesi a Pordenone, è stato arrestato Yongxin Wu, 57 anni, anch’egli di origini cinesi e consuocero della vittima più anziana: era nelle vicinanze del luogo del delitto, sporco di sangue.
Il presunto autore dell’efferato crimine era socio in affari di entrambe nella gestione di un bar che si trova poco distante dal luogo del delitto. L’uomo era stato fermato ieri sera nelle immediate vicinanze dell’appartamento dov’è stato consumato il duplice omicidio. Nell’abitazione dove sono state trovate morte le due donne cinesi ci sarebbe stata una vera e propria mattanza.
La persona sospettata dell’efferato crimine – nell’appartamento c’era sangue ovunque, con le vittime colpite al collo con un’accetta e un coltello – era arrivato nel capoluogo friulano ieri sera in treno, proveniente da Milano.
Subito dopo aver massacrato del due donne, l’uomo è stato bloccato in strada dal genero – nonché figlio e fratello delle vittime – con cui è nata una colluttazione, per sedare la quale alcuni passanti avevano chiesto l’immediato intervento delle forze dell’ordine.
Appena notati abiti e mani sporchi di sangue, gli agenti hanno capito che era stato compiuto un massacro: appena varcato la soglia dell’appartamento, posto al primo piano di viale Marconi, ne hanno avuto la conferma. Il movente sarebbe di natura economica. Dissidi nati per la gestione dell’attività commerciale.
Con quest’ultimo sono sei gli omicidi commessi nella città di Pordenone negli ultimi sette mesi: il 17 marzo vennero trucidati nella loro auto i fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza, mentre un mese più tardi un uomo di origini marocchine ha ucciso, nell’abitazione di famiglia, la moglie e la figlia di soli sette anni. Non esiste comunque alcun nesso in questa catena di omicidi nella città friulana, nuovamente sotto choc