“Armiamoci e partite”, dice un vecchio adagio in riferimento al comando di un generale che è bravo a dare ordini ma poi non segue le truppe per paura.
E quel generale è rappresentato oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha fatto e disfatto di tutto, dalle restrizioni tiranniche alla propaganda della campagna vaccinale, ultima in ordine, la scellerata quanto imprudente decisione di autorizzare il mix di vaccini dopo il disastro Astrazeneca, senza che vi siano evidenze scientifiche sulla sicurezza, figuriamoci sull’efficacia.
Ma poi scopriamo, udite udite, che chi martella gli altri di sottoporsi, e in fretta, al vaccino sperimentale si è tenuto bene alla larga dagli hub vaccinali, probabilmente per paura della sua ombra e fare assembramenti (per citare un suo noto libro mai pubblicato), ancorché per timore di inocularsi qualcosa di cui nemmeno i vertici del governo e del Cts sono certi sia davvero un buon prodotto. Della serie: fatelo sapere agli sponsor italiani di Big Pharma, Vespa compreso.
Ovviamente la notizia del ministro “senza Speranza”, annoverato, possiamo dire tra i “no vax” 🤣🤣🤣, è di quelle ghiotte ed “esclusive” e, coi tempi della censura mainstream, c’è da aspettarsi che venga relegata in qualche trafiletto o sia del tutto “cestinata”.
Non mancano tuttavia le reazioni stizzite, miste a rabbia e stupore. Ad attaccare frontalmente il ministro per la sua mancata vaccinazione è Matteo Bassetti, infettivologo al San Martino di Genova.
“Il fatto che il ministro della Salute non sia vaccinato è scandaloso. Primo perché mi pare che come età rientri in quella fascia di popolazione che doveva vaccinarsi e secondo perché doveva dare l’esempio con AstraZeneca, che i suoi tecnici avevano tanto raccomandato”, afferma Bassetti all’Adnkronos Salute commentando quando affermato da Speranza in un’intervista a “La Stampa” in cui ha detto che non si è ancora vaccinato contro il cosiddetto Covid-19 e lo farebbe tra qualche giorno dal proprio medico di famiglia (sperando, nota più di qualcuno sui social, sia un vaccino vero e non soluzione fisiologica).
“Un ministro della Salute che non si vaccina durante la più grande campagna vaccinale della storia è allucinante e forse dovrebbe dimettersi”, attacca l’infettivologo.
“Siamo al 16 giugno e la campagna vaccinale è iniziata il 27 dicembre, cosa devono pensare le persone? Poi uno si chiede perché veniamo attaccati noi medici sui social – rimarca Bassetti – La gente scarica su di noi la rabbia perché vede che un ministro quarantenne ancora non si è vaccinato. Mentre doveva essere il primo a metterci il braccio. Personaggi pubblici – sottolinea – con un ruolo nella sanità, come un ministro, dovrebbero dare l’esempio in un momento così difficile. Avrà seguito i canali ufficiali, ma è un fatto di opportunità”.
Come dire, si è bravi col braccio degli altri a fare propaganda con pericolosi vaccini sperimentali…
Con questa clamorosa gaffe forse Speranza è arrivato al capolinea. Come per Fauci negli Stati Uniti, il ministro di Leu potrà essere “licenziato” facendolo passare come il capro espiatorio di una emergenza senza fine che è diventata soltanto politica.