Nuova notte di paura a Tel Aviv e ad Haifa dove da ieri decine di missili di Teheran hanno nuovamente “bucato” senza problemi lo spazio aereo israeliano. I raid sono andati avanti per tutta la notte tra domenica e lunedì.
Oltre ai danni, di notevole entità, il bilancio delle vittime israeliane sarebbe salito a una trentina, secondo fonti citate da alcuni media. Tuttavia ancora è presto per fare un bilancio preciso. Ci sono anche centinaia di feriti da schegge, alcuni dei quali gravi. Sui canali social circolano immagini impressionanti, sia a Tel Aviv e dintorni, a Gerusalemme come ad Haifa, dove è stata colpita la raffineria di petrolio nei pressi del porto. Panico tra la popolazione che ha accolto l’appello dell’Idf a ripararsi nei rifugi fino a nuovo avviso, altri hanno raggiunto altre postazioni ritenute di sicurezza. Le sirene sono suonate per tutta la notte.
Il portavoce dell’esercito israeliano (Idf) ha riferito che era possibile lasciare i rifugi e che le squadre di soccorso si stavano dirigendo verso le zone colpite. L’esercito israeliano ha avvertito che immagini e posizioni delle zone colpite non dovrebbero essere condivise e che “l’Iran potrebbe usarle per sviluppare i suoi attacchi”.
Le esplosioni hanno causato gravi distruzioni negli edifici nel quartiere Gush Dan di Tel Aviv, nella città di Petah Tikva, e lì sono state inviate squadre di vigili del fuoco e di soccorso, riferisce l’agenzia turca Anadolu. Gli attacchi continuano da una parte e dall’altra.
Israele, secondo quanto riportano i media, ha colpito Teheran e altre zone del paese causano pure danni e diverse decine di vittime e feriti. Si parla di oltre duecento morti, secondo un bilancio ancora provvisorio.