Sparatoria con due morti e quattro feriti ieri sera poco prima delle 20 a Catania, in via Grimaldi, nel popolare quartiere di Librino.
Le vittime si chiamavano Luciano D’Alessandro, di 48 anni, e Vincenzo Scalia, di 29. Sul posto i carabinieri del reparto operativo di Catania al cui vaglio c’è l’ipotesi che le sei persone facciano parte di due gruppi criminali contrapposti.
Le indagini, che puntano sulla criminalità organizzata e in particolare sul ricco mercato della droga, sono seguite dal sostituto procuratore della Dda Alessandro Sorrentino e coordinate dall’aggiunto Ignazio Fonzo, che dirige il pool di magistrati che si occupa di diversi clan eteni, compresi i gruppi Cappello e Bonaccorsi che gestiscono diverse “piazze di spaccio” a Catania.
E questo segmento di mercato criminale potrebbe essere la pista per fare chiarezza su movente e dinamica dell’accaduto. Tra gli elementi al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Catania e la Dda etnea anche il ferimento a un polpaccio con un colpo di arma da fuoco di un giovane che ieri mattina è stato medicato in un pronto soccorso del capoluogo: gli investigatori stanno cercando di capire se esista un collegamento tra il ‘gambizzato’ e la sparatoria di Librino.