27 Aprile 2024

Atterraggio aereo catastrofico in Russia, oltre 40 morti

Secondo le prime informazioni il velivolo della Aeroflot avrebbe avuto un guasto tecnico e ha chiesto di rientrare a Mosca ma nell'impatto con la pista ha preso fuoco.

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L’aereo russo che prende fuoco nell’atterraggio

Tragedia all’aeroporto di Mosca. Sono almeno 41 le persone che hanno perso la vita in una terribile catastrofe aerea dai contorni ancora poco chiari. Stando alle prime ricostruzioni, un Sukhoi Superjet-100 della compagnia di bandiera russa Aeroflot ha preso fuoco tentando un atterraggio di emergenza all’aeroporto Sheremetyevo, dal quale era decollato poco prima diretto a Murmansk. A bordo c’erano 78 persone. Nella tarda serata di domenica, il Comitato Investigativo ha annunciato che solo “37 sono sopravvissute”. Entrambe le scatole nere sono state recuperate.

Le drammatiche immagini mandate in onda dalla tv di Stato russa mostravano un’enorme colonna di fumo nero che si alzava dall’aereo in fiamme. In altri filmati si vedevano i passeggeri in fuga sugli scivoli delle uscite di emergenza e mentre si allontanavano dall’aereo.

Pare che i piloti abbiano lanciato l’allarme e chiesto l’atterraggio di emergenza pochi minuti dopo il decollo, avvenuto alle 18.03 (le 17.03 di domenica in Italia). Alcune fonti sostengono che ci sia stato un guasto al circuito elettrico. Altre affermano che l’aereo sia stato colpito da un fulmine.

L’Aeroflot parla di non meglio precisate “ragioni tecniche”, ma afferma che le fiamme siano divampate dopo il brusco atterraggio e non quando l’aereo era in volo, come riportato precedentemente dai media russi e internazionali.

Secondo una fonte interpellata dall’agenzia Interfax, un primo tentativo di atterraggio di emergenza non avrebbe avuto successo, e al secondo tentativo il velivolo avrebbe colpito la pista con il carrello e con la parte anteriore e si sarebbe incendiato.

Il Sukhoi Superjet-100 è stato evacuato “in 55 secondi” quindi in un tempo inferiore rispetto ai “90 secondi di norma”, ha detto in un’intervista alla tv di Stato Maksim Fetisov, portavoce della compagnia di bandiera russa Aeroflot, a cui apparteneva l’aereo della catastrofe all’aeroporto Sheremetyevo.

Una fonte dell’agenzia Interfax sostiene però che l’operazione di evacuazione sia stata rallentata dai “passeggeri che sono stati colti dal panico e hanno cominciato a recuperare i loro bagagli dalle cappelliere dopo che l’aereo aveva avuto l’impatto col terreno e aveva preso fuoco. Questo – prosegue la fonte – ha bloccato l’evacuazione dei passeggeri dai sedili di dietro, che sono morti nell’incendio”.

La tv filo-Cremlino Russia Today ha pubblicato un presunto video di una telecamera di sicurezza dell’aeroporto Sheremetyevo in cui quello che viene descritto come il Sukhoi Superjet-100 della sciagura prende fuoco al momento dell’atterraggio.

Nel filmato, l’aereo rimbalza sulla pista e dopo ritorna bruscamente a terra. Dopo il secondo impatto l’apparecchio si incendia nella zona della coda. Forse, sostiene Russia Today, perché il carrello di atterraggio ha ceduto. L’autenticità del video non è però confermata.

Secondo la Bbc, dai dati del sito Flightradar24, che dà la posizione degli aerei in tempo reale, emerge che l’atterraggio d’emergenza sia avvenuto circa 30 minuti dopo il decollo. Kristian Kostov, un ex partecipante bulgaro all’Eurovision che si trovava a Sheremetyevo, ha postato la sua testimonianza dell’incidente sui social media, spiegando che le persone nello scalo “tremavano” dalla paura dopo aver visto il velivolo inghiottito dalle fiamme sulla pista.

L’aereo era piuttosto nuovo, pare che la costruzione fosse stata ultimata nell’agosto del 2017. Le autorità hanno annunciato un’inchiesta sulla catastrofe e Putin ha porto le sue condoglianze ai familiari delle vittime. Ma fa già discutere il fatto che il principale tg della tv di Stato russa non abbia dedicato l’apertura alla tragedia ma alla situazione in Venezuela.


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