PERUGIA – Federico Bigotti è stato arrestato. Gli inquirenti ritengono sia stato lui a sferrare una decina di coltellate sul corpo della madre, Anna Maria Cenciarini, la casalinga trovata in un lago di sangue la mattina del 28 dicembre scorso sulle colline di Città di Castello.
A carico del giovane si ipotizzano i reati di omicidio e maltrattamenti in famiglia. Nella tarda serata del 2 gennaio, il giovane è stato prelevato dai carabinieri a casa del fratello e condotto nel carcere di Perugia.
Il 21enne era stato indagato dopo un interrogatorio fiume nei giorni subito dopo il delitto. Era stato proprio Federico Bigotti a lanciare l’allarme. Il presunto omicida, aveva riferito al numero di emergenza che la madre si era suicidata. Una versione a cui gli investigatori non hanno creduto e lo hanno prima iscritto nel registro degli indagati per poi arrestarlo su un’ordinanza emessa dal gip presso il tribunale di Perugia che ha condiviso le risultanze investigative.
Da quanto scrivono alcuni media locali, sembra che il giovane nella notte tra il 27 e il 28 dicembre avrebbe assunto droghe. Un “vizio” su sui evidentemente la madre Anna Maria Cenciarini non era d’accordo. L’ennesimo “invito” a non abusare di “fumo” le è stato fatale. Federico Bigotti, “stufo” di questi “richiami”, l’avrebbe presa alle spalle e accoltellata fino alla morte.
Il marito della vittima e il figlio minore non erano in casa. Appena dato l’allarme, sulle colline di Città di Castello nelle foto scattate dalle testate umbre, si vede il ventunenne fuori casa mentre la Scientifica faceva i rilievi. Poi è stato portato in caserma per i primi interrogatori. Ieri la notizia del suo arresto per l’ omicidio della mamma.